Alla kermesse sui due anni di Governo Meloni domina il “gelo” tra Musumeci e Schifani

Di Redazione / 19 Ottobre 2024

Un appuntamento per tirare le somme di due anni di governo Meloni e tracciare una strada per i prossimi tre. Esponenti del centrodestra nazionale, regionale e locale si sono ritrovati al cineteatro Jolly a Palermo per mettere insieme passato, presente e futuro sotto diversi punti di vista. All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci (in video collegamento), il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno. Con loro una buona parte di coordinatori regionali del centrodestra: per Fratelli d’Italia Giampiero Cannella (Sicilia occidentale) e Salvo Pogliese (Sicilia orientale), per la Lega Nino Germanà, per Forza Italia Marcello Caruso, per Noi moderati Massimo Dell’Utri e per l’Udc Decio Terrana.

«Le agenzie di rating prospettano una crescita dell’Italia e confermano che siamo sulla strada giusta – sottolinea Urso, – Lo spread è migliore rispetto a Francia e Germania, il tasso di inflazione è il più basso tra i grandi Paesi europei e nettamente inferiore alla media: quando siamo arrivati al governo era all’11,8% e ora è allo 0,7%».

«Il Pil continua a crescere più di quanto avvenga nei grandi Paesi industriali con cui dobbiamo confrontarci. A livello occupazionale abbiamo garantito in due anni un milione di posti di lavoro stabili in più; a livello internazionale l’Italia reagisce meglio di altri Paesi, come dimostra l’export in cui lo scorso anno abbiamo superato la Corea del Sud come quinto paese al mondo e quest’anno ci apprestiamo a superare il Giappone al quarto posto. Gli investitori internazionali arrivano nel nostro paese e anche qui in Sicilia, con la microelettronica che ha nell’Etna Valley il polo produttivo più importante dell’Europa mediterranea: stiamo diventando un paese sempre più attrattivo per la nostra affidabilità e continuità di governo”. Per Musumeci “sono stati due anni di lavoro febbrile e di promesse mantenute, la coalizione è coesa e tanto altro dovremo realizzare nei prossimi tre anni: vogliamo completare il programma per il quale abbiamo ottenuto il consenso elettorale». Sul fronte siciliano, spiega, «c’è la possibilità di lavorare con la cabina di regia contro la crisi della siccità».

«Abbiamo nominato un commissario che si è preso l’incarico di attivare dissalatori o depuratori nelle regioni del Mezzogiorno, in particolare in Sicilia. L’obiettivo è riattivare queste strutture per reagire alla paurosa carenza di acqua: abbiamo stanziato 20 milioni di euro e assicurato ulteriori risorse non appena queste spese saranno rendicontate».

Il ministro della Protezione civile, in collegamento da Roma, nell’indirizzo di saluto ai presenti non ha nominato Schifani, con cui nei giorni scorsi c’era stato uno scambio di vedute sulle modalità con cui affrontare l’emergenza idrica. Il governatore ha glissato ribadendo la sinergia tra Palazzo d’Orleans e il dicastero di Musumeci, evidenziando come “entrambi lavoriamo per il bene della Sicilia: il Consiglio dei ministri ha adottato mesi fa lo stato di emergenza e stanziato 20 milioni, più altri 20 destinati ad arrivare. I problemi dei siciliani li affronteremo con una manovra di assestamento che guarderà al sociale, allo sviluppo e alla povertà. Viviamo un momento positivo sotto il profilo economico, con un aumento delle entrate fiscali che conferma quanto sta lavorando bene il governo Meloni: abbiamo l’esigenza non solo di sistemare i conti, ma di migliorarli».
«Il rapporto con il ministero dell’Economia è eccezionale, il nostro obiettivo è indirizzare le risorse in politiche di sviluppo, occupazione e crescita industriale. I 74 milioni di euro ottenuti dal governo nazionale non sono elargizioni o come qualcuno li ha volgarmente chiamati mancette, ma il frutto di un lavoro svolto in silenzio: ogni assessorato ha manifestato le proprie esigenze e le abbiamo accolte per migliorare la qualità della vita dei cittadini».

Schifani ha ribadito invece la linea sul caro voli: «Per quanto riguarda il caro voli con l’assessore Aricò abbiamo creato un programma per detrarre parte dei costi: qualcuno ha detto che non è abbastanza, noi continuiamo a lavorare. Nella prossima manovra di metà novembre è ferma intenzione del governo regionale alzare la soglia al 30%».

Anche Galvagno si sofferma sullo stanziamento, sottolineando come rappresenta «solo l’ultimo dei provvedimenti del governo Meloni in favore della Sicilia. C’è grandissima coesione e lo dimostra anche la scelta di Lollobrigida di svolgere a Siracusa il G7 dell’Agricoltura: è un modo di metterci la faccia in un momento gravissimo per la nostra agricoltura. Dopo due anni di governo tende a registrarsi una flessione negativa, ma rispetto agli ultimi sondaggi vedo un trend positivo e questo è emblematico del buon governo del centrodestra: vogliamo portare avanti in Sicilia una linea diversa dal passato e lo stiamo dimostrando con la Fondazione Federico II».

Pubblicato da:
Fabio Russello