l'intervento
Alaimo (AP): «Sanità, no ai tagli alle prestazioni sanitari delle strutture accreditate»
«È inaccettabile e profondamente preoccupante ciò che sta accadendo con il recente decreto del ministero della Salute. Dopo oltre vent’anni di immobilismo, il tentativo di riformare il nomenclatore delle prestazioni ambulatoriali e protesiche è stato bloccato dal Tar Lazio, gettando nel caos un sistema già gravemente compromesso. È assurdo che a prestazioni cliniche fondamentali, come gli esami del sangue, siano stati applicati tagli ai rimborsi in alcuni casi superiori al 50 per cento».
A dirlo è Alfonso Alaimo, coordinatore regionale in Sicilia di Alternativa Popolare, aggiungendo: «A questo si aggiunge un rischio concreto: la serrata dei centri di analisi e diagnostica all’indomani della camera di consiglio del 28 gennaio».
«Le code e le attese nella nostra regione sono già insostenibili – sottolinea Alaimo – Questa nuova situazione non fa altro che aggravare uno stato di emergenza, rischiando di massacrare definitivamente la sanità regionale in Sicilia. È inaccettabile che, in un contesto di malattie endemiche come la talassemia, i cittadini siciliani si trovino a dover affrontare spese diagnostiche insostenibili e un accesso limitato alle cure». Per il coordinatore regionale siciliano di Alternativa Popolare, «è ora che il governo regionale e nazionale prendano coscienza della gravità della situazione e agiscano con urgenza per garantire ai cittadini siciliani cure adeguate e risorse economiche sufficienti, piuttosto che alimentare un sistema sanitario già al collasso».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA