Notizie Locali


SEZIONI
Catania 16°

la polemica

Accordo per i fondi Fsc, opposizione all’attacco: «Sono soldi che spettano alla Sicilia e non un regalo»

La cerimonia alla vigilia delle Europee: «Voto di scambio legalizzato»

Di Redazione |

Opposizioni «indignate» in Sicilia per la scelta del governo Meloni e della Regione di firmare nel pomeriggio l’accordo per il Fondo di sviluppo e coesione (Fsc) da 6,8 miliardi di euro. Incontrando i giornalisti nella sala stampa dell’Assemblea regionale siciliana, Pd, M5s e Sud chiama Nord hanno definito «vergognosa, indecorosa e assurda la presentazione in piena campagna elettorale dell’intesa in con una cerimonia in pompa magna al teatro Massimo di Palermo accusando il governo Schifani di avere ricevuto «per mail il piano Fsc col dettaglio della spesa, appena 5 minuti dell’inizio di quest’incontro con la stampa».

«Andrò più tardi al teatro Massimo con un cartello, chiederò alla premier Giorgia Meloni di dare una mano a qualche mio amico sindaco che è rimasto escluso dai finanziamenti, visto che la stanno buttando in caciara», dice il capogruppo di ScN all’Ars Ismaele La Vardera.

«Siamo di fronte a una sorta di voto di scambio legalizzato – accusa – Hanno precettato i sindaci per partecipare all’incontro di questo pomeriggio. Abbiamo appurato che sono partite chiamate dalla batteria della Regione per arruolare gli amministratori. E’ una porcheria governativa».

Per il capogruppo del M5s all’Ars, Antonio De Luca, «vogliono fare passare la firma del Fsc come un risultato politico quando invece è un passaggio scontato, che anzi arriva in ritardo per la Sicilia». Per le opposizioni «il governo Schifani ha tradito l’impegno obbligatorio di trasmettere il piano dettagliato dei finanziamenti alle commissioni Bilancio e Ue dell’Ars per i pareri». «Ci hanno inviato solo le macro-aree con importi generici, hanno eluso la legge – aggiunge De Luca – Hanno trasformato i soldi che l’Ue deve alla Sicilia in una becera campagna elettorale nei comizi, trasformando un diritto in una promessa».

«Con questa manovra il governo Schifani ha offeso tutti i parlamentari, anche quelli di maggioranza perché molti mi dicono di non sapere nulla di quest’accordo – afferma il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro – E’ gravissimo quello che il governo Meloni e il governo Schifani stanno facendo. Non vorrei che questi interventi siano serviti agli assessori candidati alle europee della giunta Schifani, questo è molto molto grave. Per noi opposizione da oggi cambia tutto: con senso di responsabilità finora siamo intervenuti in Assemblea per migliorare le leggi soprattutto quelle finanziarie. Ma la scelta del governo di agire in questo modo segna uno spartiacque nei rapporti con le opposizioni. Nelle prossime ore valuteremo se ricorrere alla magistratura, ci coordineremo e decideremo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


Articoli correlati