Abolizione voto segreto, l’Ars ci prova. Micciché: «Difficile eliminarlo»

Di Redazione / 12 Novembre 2019

PALERMO – Abolizione o modifica del voto segreto? Se ne dovrebbe discutere domani in commissione Regolamento dell’Assemblea regionale siciliana. Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, convocherà la commissione, da lui presieduta, subito dopo la chiusura della seduta parlamentare per entrare nel merito della questione: a rilanciarla nei giorni scorsi è stato il governatore Nello Musumeci dopo l’imboscata sull’art.1 della riforma dei rifiuti, anche se in realtà il tema è da tempo nell’agenda del presidente Miccichè.

Un argomento delicato, quello dell’abolizione del voto segreto, che imporrà probabilmente cautela; pur avendo la maggioranza in commissione regolamento appare difficile ipotizzare un blitz da parte del centrodestra perché poi il testo dovrà comunque passare dall’aula. Per evitare così forzature e complicazioni, in queste ore sono in corso colloqui informali per tentare di trovare punti d’incontro con lo scopo di approvare in commissione un testo il più possibile condiviso.

«Il voto segreto è assurdo – ha detto oggi il presidente dell’Ars Micchichè –  lo eliminò Craxi in Italia e noi siamo gli unici a livello regionale a mantenerlo: spesso siamo in vantaggio rispetto al Paese in tema di riforme, in questo caso no. Non è facilissimo però eliminare il voto segreto, ne stiamo discutendo e porterò in commissione Regolamento una proposta».

Ma non sarà l’unica. Anche DiventeràBellissima e M5s portaranno una loro posposta. Per DiventeràBellissima sul voto segreto va replicato in Assemblea regionale lo schema adottato in Senato con l’inapplicabilità per leggi di bilancio e riforme mantenendolo per le norme sui diritti mentre per il M5s va mantenuto, a prescindere dai contenuti di una norma, ma dando la prevalenza al voto palese. Db e M5s si presenteranno, dunque, domani in commissione regolamento dell’Ars con le rispettive proposte, toccherà al presidente Gianfranco Miccichè, dopo aver ascoltato anche i commissari degli altri gruppi, fare sintesi cercando una soluzione il più condivisa possibile. «La nostra idea sul voto segreto è contenuta nella proposta sulla modifica del regolamento parlamentare depositata lo scorso aprile – dice la deputata M5s Elena Pagana, componente della commissione regolamento – Dare la prevalenza al voto palese rispetto a quello segreto, dunque ribaltando la situazione attuale, svincola l’Assemblea dalla logica dei numeri. Nonostante il voto segreto è uno strumento in mano alle opposizioni, noi siamo convinti della bontà della nostra proposta».

Difenderà la linea di Db, invece, Giusy Savarino, componente della commissione regolamento: «Per noi va applicato il modello adottato in Senato, non c’è alcun motivo per non farlo».

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