«Abbiamo sviluppato gli asset strategici delle nuove politiche ambientali»

Di Francesca Aglieri Rinella / 03 Agosto 2024

«Ventidue mesi intensi, ma anche entusiasmanti per le sfide che abbiamo affrontato, sviluppando gli asset strategici delle nuove politiche ambientali». Elena Pagana assessore dimissionario della Giunta Schifani – tra emergenza incendi e siccità – sintetizza così la sua esperienza alla guida dell’assessorato regionale al territorio e all’Ambiente.

In che senso?
«L’Agenda 2030 è entrata nella vita delle Regioni. Basti pensare ai documenti approvati: la Strategia Regionale dello Sviluppo Sostenibile, il Sicilia Climate Change…».

Insomma, quasi un diktat a cui è difficile sottrarsi…
«Ma anche un’opportunità di sviluppo per una terra che può e deve trarre giovamento dall’immenso patrimonio naturale fatto di bio e geo diversità. Forse è ideologico pensare che entro il 2030 si riesca in tutto, ma ci sono enormi potenzialità che abbiamo analizzato in occasione del Forum Ambrosetti in cui abbiamo messo accanto tutela dell’ambiente e sviluppo economico dell’Isola. Non è un caso che la Sicilia sia stata scelta come “faro” per la Missione Oceano con Lampedusa capofila: abbiamo dimostrato ancora una volta la nostra attrattività e la capacità di essere centrali nei grandi temi mediterranei».

Non le sfuggirà però che questa è una terra a cui servono investimenti anche per la tutela del territorio e dell’ambiente…
«Abbiamo recuperato progetti e risorse che rischiavano di andare perduti per via di cavilli burocratici su temi sensibili come il dissesto idrogeologico o l’erosione costiera. E ancora, la programmazione Fsc è stata utilizzata prevalentemente per grandi progetti di riqualificazione attesi da tempo. Penso al fenomeno delle fumarole nel Ragusano o alla riqualificazione del litorale tirrenico per la sicurezza dei cittadini di Gioiosa Marea. Tutti progetti ambiziosi che non avremmo potuto portare avanti senza la sinergia straordinaria con il governo nazionale».

La recente riforma della Cts (Commissione tecnica specialistica) è probabilmente la più significativa tra le azioni condotte in questi mesi di amministrazione?
«Decisamente. E ricalca appieno quella necessità di regole a cui facevo riferimento prima. Si tratta di una riforma fortemente voluta dal presidente Schifani che consente a ogni cittadino o utente di interfacciarsi con semplicità e estrema trasparenza con la Pubblica amministrazione a cui viene richiesta una valutazione ambientale. E, se posso, aggiungerei anche gli sforzi fatti per assicurare la tutela dell’ambiente nei suoi vari livelli, con una pianificazione seria e importante che, è noto, è la prima arma di prevenzione contro ogni forma di violenza verso i territori».

C’è qualcosa che avrebbe ancora voluto fare?
«Sono tante le cose avviate, ma da persona impegnata nelle istituzioni, sono certa di aver passato il testimone a chi saprà proseguire con maggiore impulso i dossier aperti come quello sulle Aree protette o sul rilancio del nostro Corpo Forestale, avviato dal presidente Musumeci e che non ho avuto il tempo di vedere pienamente attuato. Del resto si ricopre un incarico con la consapevolezza che un giorno dovrai passare il testimone e sono certa che Giusi farà benissimo».

Giovane mamma e assessore e un marito con un’altrettanta attività politica all’attivo. Quanto è stato complicato gestire famiglia, lavoro e impegni?
«Incredibilmente impegnativo. Ma al tempo stesso stimolante. Ho la fortuna di avere una famiglia accanto, sempre pronta a supportarmi attivamente, ma anche l’esempio che mia mamma e la mamma di Ruggero sono e sono state: donne che non devono stare dietro a nessuno. Un po’ come la nostra leader Giorgia Meloni.
Se posso, visto che siamo ai ringraziamenti, le rubo ancora qualche riga».

Prego…
«Non era scontato raggiungere a 31 anni un ruolo di responsabilità al governo della Regione. Ringrazio il presidente Schifani, FdI con i suoi coordinatori regionali, il capogruppo all’Ars e tutti i deputati. Adesso un po’ di riposo senza dimenticare i banchetti estivi che organizzeremo anche nella mia provincia (Enna, ndr). Si fa politica sia nelle istituzioni che nelle strade. Con lo stesso entusiasmo».

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Pubblicato da:
Francesca Aglieri