8 marzo: Casellati pensiamo alle donne ucraine

Di Redazione / 08 Marzo 2022

ROMA, 08 MAR – Nel giorno della festa delle donne
“un pensiero particolare va a tutte le donne ucraine che stanno
affrontando momenti di grande dolore con grande coraggio”. Lo ha
detto la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati in
un videomessaggio al convegno ‘Non ti uccisero a colpi di
spillo. Grazia Deledda nell’intimo segreto del grande sogno’.
“Grazia Deledda – sostiene Casellati – è da sempre
considerata uno straordinario simbolo di riscatto, modernità e
progresso. Un esempio per intere generazioni di donne.
Un’esortazione a prendere coscienza delle proprie potenzialità a
non abbassare mai la testa, nemmeno di fronte ad ostacoli in
apparenza invalicabili”. Ricordarne dunque la figura è
“senz’altro un’opportunità. Un’opportunità per rinnovare la
consapevolezza di come il percorso dell’emancipazione femminile
continui a essere un libro incompiuto e con tante pagine ancora
da scrivere” perchè “troppe sono le discriminazioni,
le barriere e i pregiudizi con cui, anche nel nostro Paese,
molte donne devono continuamente confrontarsi in ogni ambito
della loro vita: dalla famiglia, alla scuola, alla società, al
lavoro. Troppe sono le violenze fisiche, morali o anche solo
verbali di cui sono sempre più vittime le donne solo in quanto
donne e spesso in un contesto di indifferenza o incomprensione
altrettanto colpevole. Troppe sono le dignità calpestate, le
prevaricazioni e le forme di moderna schiavitù che, in tante
regioni del mondo, ancora affliggono milioni di donne”.
“Abbattere tutte queste ingiustizie e’ un lavoro enorme. Ma
e’ un lavoro che dobbiamo portare a termine con ostinata
determinazione. E dobbiamo farlo insieme. Perchè la storia ci
insegna che quando si parla di uguaglianza di genere, non basta
una legge per poter affermare che un diritto e’ stato
conquistato o che una libertà è stata assicurata. Occorre –
ribadisce il presidente del Senato – che questi diritti e queste
libertà possano diventare parte di una comune identità
culturale. Una cultura che ciascuno di noi può contribuire a
promuovere, insegnare e divulgare con ogni mezzo e in ogni
angolo del pianeta; anche solo con un libro!, conclude.

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Tag: 8 marzo