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La nuova ‘offerta’ di Unict

Dieci corsi di laurea in più, parte anche Scienze della Formazione primaria. Si rafforzano i poli di Ragusa e Siracusa

Salgono a 114 in totale i corsi di studio che l’Università di Catania propone per il nuovo anno accademico 2024-25

Di Redazione |

Salgono a 114 in totale i corsi di studio che l’Università di Catania propone per il nuovo anno accademico 2024-25 a tutti i liceali e gli allievi degli istituti superiori che sceglieranno di proseguire la loro formazione nelle aule e nei laboratori del più antico ateneo siciliano.

Dieci corsi in più rispetto allo scorso anno, otto dei quali nuovi di zecca e due ‘replica’ di gettonatissimi corsi triennali già esistenti, ma erogati rispettivamente nei poli decentrati di Ragusa (Scienze motorie) e Siracusa (Infermieristica), nelle sedi che gli enti locali partner di Unict mettono a disposizione.

In totale, quindi, l’offerta formativa 2024-25 dell’Università di Catania comprende 53 corsi di laurea triennali, 52 corsi magistrali e 9 corsi di laurea magistrale a ciclo unico. Nel solco della strategia di internazionalizzazione che l’ateneo ha intrapreso da alcuni anni, 11 corsi di laurea magistrale sono erogati in lingua inglese: 1) LM 17 – Physics 2) LM 22 – Chemical Engineering for Industrial Sustainability 3) LM 25 – Automation Engineering and Control of Complex Systems 4) LM 26 – Construction Management and Safety 5) LM 28 – Electrical Engineering for Sustainable Green Energy Transition 6) LM 29 – Electronic Engineering 7) LM 27 -Communications Engineering 8) LM 41- Medicine and surgery c.u. 9) LM 62 – Global Politics and Euro-Mediterranean Relations 10) LM DATA -Data Science for Management 11) LM 69 – Agricultural science and technology.

A tutti questi si affianca l’offerta formativa post-laurea con 19 corsi di dottorato di ricerca locali ed 1 nazionale con sede amministrativa Catania e adesione a 8 dottorati nazionali con sede amministrativa in altri Atenei, oltre 30 master di primo e secondo livello, le scuole di specializzazione per medici, archeologi, biologi, farmacisti, fisici, specialisti delle professioni legali, e inoltre, i percorsi di formazione iniziale ed i corsi di perfezionamento per gli insegnanti delle scuole. Dal 2023 è infatti attivo il Centro “Alta Scuola per la Formazione degli Insegnanti” a cui compete la competenza del coordinamento didattico e organizzativo dei percorsi di formazione iniziale e abilitazione dei docenti nelle scuole secondarie.

Oltre alle importanti novità annunciate, due conferme altrettanto significative. L’importo dei contributi studenteschi rimane invariato rispetto allo scorso anno, e viene mantenuta la ‘no-tax area’ per chi presenta un indicatore Isee fino a 22 mila euro.

I nuovi corsi di laurea

Gli otto corsi di studio nuovi di zecca sono in particolare le triennali in Ingegneria per la Transizione Ecologica – (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura – DICAR) e in Ingegneria Gestionale – (Dipartimento di Ingegneria Elettronica, Elettrica e Informatica – DIEEI) e le magistrali in Construction Management and Safety – (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura – DICAR), Progettazione del turismo sostenibile culturale e naturalistico – (Dipartimento di Scienze della formazione – DISFOR), in Agricultural science and technology – (Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Di3A). A questi si aggiungono le lauree triennali in Progettazione e gestione del turismo culturale – (Dipartimento di Scienze umanistiche – DISUM) – sede Siracusa, insieme al corso ‘replica’ in Infermieristica – (Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Tecnologie Avanzate “G.F. Ingrassia”) e in Gestione dei sistemi produttivi agrari mediterranei – (Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Di3A) – sede Ragusa, insieme con Scienze motorie – (Dipartimento di Scienze biomediche e biotecnologiche – BIOMETEC).

Molto attesa l’unica laurea magistrale a ciclo unico di nuova istituzione: è Scienze della formazione primaria, afferente al dipartimento di Scienze della formazione (LM-85bis), finalizzato all’acquisizione di conoscenze, abilità e competenze specifiche, richieste per diventare insegnanti curricolari nella Scuola dell’infanzia e nella Scuola primaria.

Ai percorsi formativi consolidati, si affiancano quindi tre nuovi corsi che accentuano invece le dinamiche più specificatamente innovative e legate ai temi della sostenibilità ambientale, culturale e della transizione ecologica: Ingegneria per la Transizione Ecologica, che ha l’obiettivo di formare ingegneri in grado di affrontare le sfide della sostenibilità energetico e ambientale nel settore industriale, realizzare e gestire sistemi e processi industriali innovativi, efficienti e sostenibili, in Progettazione e gestione del turismo culturale, nella sede aretusea, che aspira a formare a formare laureati (Tecnici delle attività ricettive e professioni assimilate, Organizzatori di fiere, esposizioni ed eventi culturali, Organizzatori di convegni e ricevimenti, Agenti di viaggio) in grado di valorizzare l’esistente patrimonio turistico e culturale locale, nonché creare nuovi prodotti di attrazione turistica che scaturiscono dalla peculiarità e dalla ricchezza dell’area isolana, e Progettazione del turismo sostenibile culturale e naturalistico, che intende formare operatori capaci di coniugare competenze nel management e nel marketing con un alto profilo culturale, e di definire le specificità di siti e culture in funzione di una valorizzazione turistica sostenibile e inclusiva.

Una risposta concreta e strutturata a specifiche istanze del territorio più volte evidenziate negli anni, proviene inoltre dai corsi in Ingegneria Gestionale, caratterizzato da un ampio spettro disciplinare che intende fornire al laureato conoscenze, competenze e abilità che gli consentano di operare in contesti innovativi in cui le variabili tecnologiche interagiscono in modo complesso con quelle economiche e organizzative, e dal corso in Gestione dei sistemi produttivi agrari mediterranei nella sede iblea, che si concentra sulla gestione tecnica dei sistemi agricoli, puntando alla formazione di una figura professionale in grado di inserirsi prontamente nel mondo del lavoro e di operare nei molteplici settori dell’agricoltura, con spiccata sensibilità in materia di sostenibilità dei sistemi agricoli e con la consapevolezza delle specificità dell’ambiente Mediterraneo.

Infine, in risposta alle esigenze di internazionalizzazione della formazione terziaria offerta sul territorio vengono anche proposti i corsi magistrali in Construction Management and Safety, e Agricultural science and technology erogati interamente in lingua inglese. I laureati in Construction Management and Safety riceveranno una preparazione di tipo trasversale rispetto ai tradizionali settori dell’ingegneria civile e industriale, con la capacità di integrare conoscenze tipiche di tutta l’ingegneria e di affrontare le sfide della gestione delle grandi infrastrutture sul piano della sostenibilità energetico e ambientale, realizzare e gestire sistemi e processi costruttivi sicuri, innovativi, efficienti, sostenibili. Il secondo corso lavorerà invece alla formazione una figura professionale di elevato livello, specializzata nella programmazione e gestione di processi produttivi agricoli orientati al conseguimento dei migliori risultati possibili sotto il profilo agronomico, economico e della sostenibilità ambientale.

I poli di Ragusa e Siracusa e la Scuola d’eccellenza

L’Ateneo di Catania è il più antico della Sicilia e rappresenta una delle storiche istituzioni accademiche del Paese e del bacino del Mediterraneo. Sin dalla sua nascita, nel 1434, fu denominato “Siciliae Studium Generale”, e anche “Siculorum Gymnasium”: l’Università della Sicilia, e dei siciliani. E in questa direzione, puntando sulla sua vocazione fortemente generalista e con un crescente investimento verso l’internazionalizzazione, oggi Unict sta valorizzando il ruolo dei poli di Ragusa e Siracusa, collegati alle rispettive Strutture didattiche speciali sorte intorno ai corsi di laurea in Mediazione linguistica e interculturale e in Architettura, affiancando loro nuovi percorsi che rispondono alle vocazioni e alle esigenze di quei territori, grazie alle sedi messe a disposizione dalle istituzioni locali: Villa Reimann a Siracusa e l’ex Scuola dello Sport a Ragusa.

Fa parte delle strutture d’Ateneo, ormai da più di 25 anni, anche la Scuola Superiore di Catania, centro di alta formazione universitaria che ogni anno seleziona giovani di talento, italiani e stranieri, che vengono regolarmente iscritti ai nostri corsi universitari ma che seguono parallelamente un percorso di studi integrativo e gratuito, a carattere residenziale, con attività di approfondimento, ricerca e sperimentazione. Quest’anno, oltre ai 20 posti per l’accesso al primo anno accademico 2024/2025 dei Corsi Ordinari di I livello o a Ciclo Unico, sono banditi per la prima volta anche 4 posti per l’accesso al primo anno dei Corsi Ordinari di II livello (lauree magistrali). La domanda per partecipare al concorso di selezione scade il prossimo 25 agosto.

Il progetto OUI e la strategia di orientamento

Alle migliaia di giovani siciliani e non che si apprestano a completare gli studi secondari superiori e a compiere una scelta cruciale per il proprio futuro, l’Università di Catania, in linea con gli indirizzi strategici del PNRR, sta ponendo particolare attenzione, creando percorsi virtuosi di collegamento tra scuola e università (Convenzioni per progetti di PCTO), rafforzando la collaborazione con gli istituti superiori del territorio (Progetto “OUI” MUR n, 1639/2022) e sta altresì implementando una serie di attività finalizzate a favorire processi di inclusione in sinergia con gli altri attori sul territorio (ad esempio i tirocini curriculari con l’Arcidiocesi sulla dispersione scolastica) e sta sviluppando percorsi rivolti a specifiche categorie di studenti, con uno dei più grandi Poli Universitari Penitenziari dell’intero Paese.

La sensibilità che si vuole alimentare mira quindi a costruire un Ateneo sempre più inclusivo e al contempo in grado di cavalcare le sfide dell’innovazione tecnologica, di sperimentare forme di didattica innovativa e di offrire ai suoi studenti una formazione solida che li metta nelle condizioni di affrontare tutte le sfide formative e professionali che li attendono “ovunque da qui”, in altre realtà e contesti lavorativi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA