PALERMO – Sono davvero stanco di assistere a programmi televisivi concepiti soltanto per fare audience e sputare veleno sulla nostra isola, che di problemi ne ha tanti. Un giornalismo serio si preoccupa di mettere in luce aspetti positivi e negativi: demonizzare un popolo, una cultura pluri-millenaria è davvero una offesa al criterio obiettivo di un buon giornalismo. E per questo l’evento dell’ANSA è una occasione in positivo”. Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, intervenendo all’evento “Raccontare l’eccellenza, l’informazione ANSA per diffondere il meglio della Sicilia in Italia e nel mondo” che ha avuto luogo a Villa Zito, a Palermo.
Per il presidente Musumeci “le eccellenze, e non sono rare, diventano la punta di diamante in questa terra e noi classe politica non c’entriamo nulla, anzi il pubblico spesso serve a rallentare, frenare e scoraggiare”. “Le eccellenze – evidenzia il governatore – sono tutte merito del privato che ha saputo razionalizzare fantasia, creatività, tenacia, perseveranza e un esasperato individualismo”. “Se la sfida si chiama qualità, noi questa sfida la dobbiamo giocare fino all’ultimo con un vantaggio sulle altre regioni: il brand Sicilia che non teme concorrenti – aggiunge Musumeci -. Il problema è saperci organizzare. Ho spiegato ad alcuni produttori della Sicilia orientale di non registrare denominazioni che all’esterno non passano come la mostarda di Militello, il pistacchio di Bronte o il pane di Lentini. Piuttosto si punti sul brand, come per i vini siciliani. Serve buona volontà, serve che produttori e operatori si mettano insieme per fare sistema e e che i governi siano umili accostandosi ai suggerimenti degli imprenditori. Se la classe politica mette a disposizione risorse e logistica nello spazio di 4-5 anni possiamo davvero vincere la la partita”.
“Abbiamo messo in campo come governo 3 miliardi di euro – ha detto ancora – lo scopo è di spendere quanto più denaro pubblico e puntando su obiettivi concreti per la crescita della Sicilia. La mia regola è lavorare e tacere, bisogna comunicare le cose fatte, i siciliani sono stanchi di promesse, meglio lavorare sotto traccia con sobrietà”. “E’ difficile pensare che la Sicilia, che spende 57 milioni all’anno per 45 mila precari retaggio di una Regione che in passato ha funzionato come ammortizzatore sociale, possa uscire presto dal tunnel ma se permettiamo alle imprese di lavorare contribuiamo alla crescita dei consumi – ha aggiunto – Stiamo spingendo per favorire i giovani, basti pensare che la Sicilia è al 4° posto in Italia per numero di start up, abbiamo superato il Piemonte. Abbiamo pubblicato un bando di 35 mln di euro per l’internazionalizzazione, 300 le imprese che hanno beneficiato dei contributi: è un primo segnale, torneremo su questo bando, lo perfezioneremo. Partecipiamo a tutte le borse internazionali, siamo stati in Giappone, in Cina, sosteniamo i pescatori per il rinnovamento delle barche”.
“Quello che è cambiato in questa regione sono l’etica e l’estetica: e le due realtà che sono cambiate di più negli ultimi 40 anni, sono i produttori di vino e Palermo. Eravamo provincialismo soffocante, oggi siamo orgoglio”. Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “Oggi Palermo è la città più sicura d’Italia, lo dice l’Istat: prima di Bologna, Milano, Napoli e Roma – Proprio oggi abbiamo riaperto l’hotel Sole, in corso Vittorio Emanuele, un motivo di grande soddisfazione”.
“Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è l’immagine della Sicilia sana, onesta e umana che ha vinto e convinto il Paese. È l’eccellenza”. Lo ha detto il rettore dell’Università Kore di Enna, Gianni Puglisi. “Il mio amico e collega Mattarella è riuscito con molto garbo a dare di sé e di tutto il territorio siciliano una immagine condivisa da tutto il popolo”, ha aggiunto Puglisi.
Presenti all’evento l’amministratore delegato dell’ANSA Stefano De Alessandri, il direttore dell’ANSA Luigi Contu e diversi esponenti delle eccellenze in Sicilia.
All’iniziativa sono intervenuti anche alcuni testimonial delle eccellenze siciliane: dalla Cultura all’Imprenditoria, dal Turismo alla Sanità, dall’Agroalimentare al settore del Food & Wine fino all’Ict e alle Start up più innovative. Tra i partecipanti – inoltre – il presidente emerito di Unesco Italia Gianni Puglisi, l’amministratore delegato dell’azienda vinicola Donnafugata Josè Rallo, il fondatore e presidente della compagnia di autonoleggio Sicily By Car Tommaso Dragotto, il fondatore e presidente di Aeroviaggi Antonio Mangia, il fondatore e Ceo di Giglio.com Giuseppe Giglio, la presidente nazionale di Aiop Barbara Cittadini e il maestro pasticciere Nicola Fiasconaro, dell’omonima azienda dolciaria.
Ha fatto del noleggio auto la sua attività imprenditoriale e con Sicily by car oggi è tra le aziende più conosciute a livello internazionale. Anche Tommaso Dragotto, classe 1938, ha portato la propria testimonianza nel corso di «Raccontare l’eccellenza, l’informazione ANSA per diffondere il meglio della Sicilia in Italia e nel mondo». Dragotto, dopo il diploma all’istituto nautico e un periodo di lavoro a bordo delle navi, ha deciso fin da giovane di occuparsi di noleggio auto cominciando con una vettura usata. «La Sicilia è nel nostro brand, la nostra sede è Villagrazia di Carini – ha raccontato Dragotto – abbiamo deciso orgogliosamente di restare in Sicilia, da poco siamo operativi anche in Albania e lavoriamo anche nel sociale e nel sostegno alla cultura con la Fondazione Dragotto». Di sanità siciliana e del rapporto utente-paziente ha parlato Barbara Cittadini, presidente nazionale dell’Aiop, l’associazione che raggruppa oltre 500 case di cura private che contribuiscono in modo determinante al sistema sanitario nazionale. Giuseppe Giglio, imprenditore della moda, ha raccontato la sua esperienza nel settore dell’alta moda e dell’ecommerce con giglio.com che da anni vende le più importanti griffe italiane all’estero, e gestisce ormai un’azienda riconosciuta a livello internazionale dove lavorano anche ragazzi stranieri.
L’esperienza del turismo è stata raccontata da Antonio Mangia, patron di Aeroviaggi, azienda leader nel settore turistico, tra i primi a portare con i voli charter i francesi in Sicilia e oggi proprietario di una dozzina di alberghi anche in Sardegna. Il successo di un’azienda dolciaria che dalle Madonie ormai esporta in tutto il mondo è stato raccontato da Nicola Fiasconaro, il maestro pasticciere che con i fratelli, produce a Castelbuono panettoni e colombe omaggiati a capi di Stato e persino al Papa. Federica Argentati, presidente del distretto agrumicolo siciliano, ha parlato della esportazione di arance siciliane in Cina e delle iniziative intraprese, mentre Nello Alba di Oranfrizer ha sottolineato che proprio oggi l’ambasciata italiana a Pechino ha ricevuto il primo carico di arance siciliane, frutto dell’accordo sulla «via della seta” siglato con il presidente Xi Jinping.
La Sicilia non eccelle soltanto nell’enogastronomia. Di ricerca tecnologica e intelligenza artificiale per la gestione di edifici intelligenti ha parlato Davide Scarso, di Morpheos, una start up, che opera nel catanese che ha raccontato la brillante esperienza di un gruppo di ragazzi; così come Domenico Schillaci di Push, laboratorio di ricerca di design per l’innovazione urbana e sociale, che si occupa di sviluppare soluzioni per migliorare le città e proteggere l’ambiente. Infine, la testimonianza di Ciccio Sultano, chef stellato siciliano tra i più conosciuti al mondo che sostiene che promuovere turismo significa anche mettere insieme i vari settori in cui la Sicilia del cibo eccelle: vitivinicolo, caseario, gastronomico.