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Siccità, in Sicilia Comuni a secco ed agricoltori esonerati da pagamenti

Un emendamento alla manovra finanziaria in discussione all’Ars presentato dal presidente della Regione, Renato Schifani, cerca di sostenere gli imprenditori agricoli alle prese con la grave crisi

Di Redazione |

Caldo e siccità, in questa estate 2024, in Sicilia rappresentano un binomio poco felice. Il primo aspetto grava inevitabilmente sul secondo creando notevoli disagi a quanti, in questi giorni, stanno soffrendo le alte temperature e i rubinetti asciutti.

Per la categoria degli agricoltori arriva un piccolo sollievo e cioè l’esonero del pagamento per il 2024 dei ruoli che derivano dall’irrigazione di soccorso per coloro che ricadono nei comprensori dei Consorzi di bonifica. Lo prevede un emendamento alla manovra finanziaria in discussione all’Ars presentato dal presidente della Regione, Renato Schifani, per sostenere gli imprenditori agricoli alle prese con la grave crisi determinata dalla siccità.Per questa agevolazione, la norma prevede uno stanziamento di 10 milioni di euro da ripartire tra i Consorzi, con decreto dell’assessore all’Agricoltura, per ridurre l’onere a carico degli agricoltori fortemente penalizzati dall’emergenza idrica.«Un ulteriore sforzo finanziario del governo – evidenzia il presidente Schifani – per sostenere un settore che sta pagando un grande prezzo a causa della siccità senza precedenti nella nostra regione».

In alcune città siciliane la situazione idrica resta difficile. Il report dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche stima che tutti i comuni della provincia di Caltanissetta stanno subendo riduzioni nella distribuzione idrica, mentre ad Enna l’acqua potabile viene erogata un giorno sì e due no; nell’Agrigentino, per i terreni irrigui di Ribera, si sta cercando di salvare gli agrumeti, operando trasferimenti di risorsa irrigua dal sistema Prizzi-Gammauta all’invaso Castello. Nel Ragusano si registra un repentino calo dei livelli piezometrici delle sorgenti ormai quasi prosciugate; il gestore sta attivando turnazioni per l’erogazione idrica. Il comprensorio del Calatino è quello, che sta subendo i disagi maggiori: rispetto al 2023 si registra un abbassamento della falda di circa 15 metri ed una riduzione della portata emunta da 1.200 litri al secondo a l/s180. L’acqua è razionata anche a Palermo, capoluogo regionale. Le piogge dei giorni scorsi hanno solo lambito l’estremo lembo nord-orientale dell’isola con cumulate fino a mm. 28 nel Messinese, lasciando però a secco il resto dei territori siciliani.

In queste ore il sindaco Walter Tesauro ha espresso vicinanza alla sua città e ha rivolto un appello: «Cari concittadini, da uomo, con la sensibilità da padre di famiglia, a voi tutta la mia solidarietà per i grandi disagi che state vivendo per il problema acqua. Da sindaco, vi garantisco che da giorni mi adopero per cercare soluzioni e strade percorribili per la risoluzione di questa crisi idrica che ci coinvolge tutti. Sono enormi le difficoltà». “Invito tutti i cittadini che posseggono pozzi – prosegue – a dare la loro disponibilità nel mettere a disposizione di Caltaqua la loro fonte di approvvigionamento per garantire, assieme ad altre iniziative, una soluzione minima alla distribuzione dell’acqua in città. Caltaqua, valutando i requisiti dell’acqua potrà contrattualizzare questo rapporto, riconoscendo al cittadino che mette a disposizione il pozzo un rientro economico. I pozzi dovranno essere in prossimità delle condutture. Sono certo della sensibilità di tutti voi cittadini. È solo una strada delle tante che stiamo percorrendo per cercare di arginare il problema. Nelle prossime ore verranno date maggiori informazione su questa iniziativa condivisa con la Prefettura di Caltanissetta. Ringrazio il prefetto Chiara Armenia per la grande disponibilità, sensibilità e al contempo fermezza istituzionale per la soluzione della crisi idrica”COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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