PALERMO – Si scava nelle campagne di Carini dopo le rivelazioni del neopentito Nino Pipitone. I carabinieri cercano una Fiat Uno con dentro i corpi di Antonino Failla e Giuseppe Mazzamuto, uccisi da Cosa nostra e mai più ritrovati. Il neo collaboratore, che sta raccontando ai pm Roberto Tartaglia, Anna Picozzi e Francesco del Bene, i retroscena di sei delitti a cui avrebbe partecipato, ha riferito che i due furono strangolati e i cadaveri vennero lasciati nell’auto di cui non si sapeva come disfarsi. Con una sorta di scavatrice venne fatta una grossa buca e la macchina coi corpi fu nascosta sotto terra.
Failla e Mazzamuto, uccisi nel 2000, avrebbero fatto danneggiamenti a una ditta vicina a cosa nostra e sarebbero per questo stati puniti. Per il duplice omicidio è stato già condannato il pentito Gaspare Pulizzi. Pipitone, figlio del capomafia di Carini Angelo Antonino, sta anche svelando i retroscena dell’omicidio di Lino Spatola.