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Rifiuti a Palermo, con una delibera il Comune riorganizza la Rap

Di Redazione |

PALERMO – La Giunta comunale di Palermo ha approvato una delibera relativa alla RAP, alla sua organizzazione e ai rapporti con l’Amministrazione.

«Si tratta – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Giusto Catania, che detiene anche la delega dei rapporti funzionali con la RAP – di un atto «strategico» che comprende tutti i documenti di programmazione aziendale, motivando il nuovo affidamento, previsto per 15 anni, e prorogando il contratto in essere fino alla fine dell’anno, termine entro cui il Consiglio comunale dovrà approvare il nuovo contratto di servizio».

Nella delibera, la Giunta ha fissato anche gli obiettivi specifici affidati all’Amministratore unico per il 2019 e per gli anni successivi, al cui raggiungimento sarà agganciata la parte variabile del compenso. Per il 2019 sono stati dati alla Rap i seguenti obiettivi da raggiungere. – Per l’area della raccolta differenziata, l’incremento di almeno 30.000 utenze raggiunte dal porta a porta, oltre quelle già programmate; – l’istituzione di altri 4 Centri comunali di raccolta; – l’avvio della raccolta differenziata in almeno il 10% di tutte le scuole, uffici ed ospedali della città, da portare al 50% entro il 2020.

All’amministratore Giuseppe Norata è stato chiesto di presentare, sempre entro il 2019, un nuovo piano di spazzamento meccanizzato diurno e notturno, con l’individuazione delle scelte tecnologiche più idonee e l’individuazione di almeno 16 itinerari giornalieri. Sul fronte dell’organizzazione aziendale spicca l’indicazione della nomina del Direttore generale e l’assegnazione degli obiettivi aziendali in funzione degli obiettivi strategici decisi dal Comune.

Ciascun dirigente avrà assegnati degli obiettivi specifici e misurabili, che a sua volta dovrà dividere fra i propri collaboratori sulla base di piani individuali.

«Per tutti – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – è arrivato il tempo di assumere responsabilità chiare e personali, sulla base ovviamente delle proprie competenze ed esperienze e nell’ottica di un miglioramento della produttività e dei risultati che l’azienda restituisce ai cittadini contribuenti». Entro dicembre infatti l’azienda dovrà redigere il progetto su Bellolampo per aumentare il trattamento dell’organico di almeno altre 150.000 tonnellate e dovrà avere un piano per il controllo dei mezzi aziendali ed aver applicato il controllo ad almeno il 20% degli stessi mezzi.

Infine, sempre allo sviluppo di Bellolampo è legato l’obiettivo di redigere entro il 2019 uno studio di fattibilità di un impianto fotovoltaico sulle vasche dismesse. La delibera della Giunta prevede infine di togliere dal contratto di servizio della RAP le manutenzioni stradali, per le quali, sempre entro il 31 dicembre saranno individuate le modalità di affidamento all’esterno.

L’esposto del M5s

Intanto  i consiglieri comunali del M5s Antonino Randazzo, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco hanno annunciato che si rivolgeranno «alla Corte dei Conti e alla Procura per accertare se vi siano dei comportamenti negligenti, inerti e illegittimi, imputabili all’amministrazione comunale e all’amministratore unico della Rap, per non avere attivato entro i termini previsti – o averlo fatto con estremo ritardo – tutte le misure concrete e necessarie, peraltro previste anche dalla SRR, per salvaguardare i bilanci del Comune e soprattutto della partecipata RAP, su cui si stanno abbattendo adesso interamente tutti i costi aggiuntivi per il trasferimento e lo smaltimento in altre discariche dei rifiuti».

«Oneri – aggiungono – che rischiano seriamente di compromettere la tenuta economica e finanziaria della RAP, con lo spettro di una nuova Amia, cosa che Il Movimento 5 stelle denuncia da tempo a Sala delle Lapidi, rimanendo però inascoltato». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA