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Regione, un “vaccino” contro lo spopolamento: bonus a chi si trasferisce dalle città

Di Mario Barresi |

Catania – Ci sono tagli necessari (una media del 5% lineare ai capitoli di ogni singolo dipartimento, con deroghe alle spese necessarie), dovuti sia alle minori entrate causate dalla crisi Covid sia al rispetto dell’accordo col governo nazionale, con la prima “rata” di 40 milioni da onorare. Ma ci sono anche investimenti, in linea (più ideale che concreta, vista la mancata applicazione di alcune norme) con la scorsa «finanziaria di guerra», per dare un po’ d’ossigeno a un’Isola messa in ginocchio dal Covid, a partire da imprese, professionisti e partite Iva. C’è tutto questo, nelle centinaia di pagine e nelle decine di tabelle che fra domani e martedì sbarcheranno all’Ars. Mittente: il governo regionale. Che, dopo più sedute informali e l’ultima maratona di venerdì scorso, ha approvato il Bilancio di previsione 2021-2023 e il disegno di legge di stabilità.

Norme e allegati sono più che blindati. Nessuno “spiffero” almeno fino alla verifica degli uffici e alla successiva trasmissione in commissione Bilancio all’Ars, è la linea concordata dopo il via libera al termine di «una lunga seduta presieduta dal governatore Nello Musumeci, con la relazione dell’assessore all’Economia Gaetano Armao e le proposte dei singoli componenti della Giunta». E così bisogna accontentarsi del riassunto di una nota di Palazzo d’Orléans: «Il bilancio rifinanzia le voci di spesa corrente ed i contributi agli investimenti senza operarne riduzioni per complessivi 14,8 miliardi di euro, che in termini previsionali nel biennio 2022 -2023 superano i 15 miliardi». E l’impegno con il governo nazionale? «Attraverso riduzioni di spese ed incremento delle entrate si supera la soglia dei 40 milioni di euro di riduzioni delle uscite, concordata con lo Stato nell’intesa raggiunta il 14 gennaio 2021, che ha consentito, unica Regione in Italia, l’utilizzazione di 421 milioni di euro a valere sul bilancio 2021, con finalità di contrasto agli effetti economici della pandemia da Covid-19». Viene «rispettata inoltre la percentuale d’incremento concordata con lo Stato per gli investimenti in favore di Autonomie locali, imprese ed infrastrutture».

Il governo regionale «conferma, come per lo scorso anno il mancato ricorso all’indebitamento il cui impatto in termini tendenziali è destinato a ridursi progressivamente». Prevista una prima tranche di risorse per il ripianamento per la copertura dei debiti pregressi delle aziende sanitarie. Inserite le risorse per il rinnovo del contratto dei dipendenti regionali, pari a 52 milioni. «I fondi stanziati per il rinnovo dei contratti e la riclassificazione di tutto il personale regionale rappresentano un investimento sul futuro», affermano i segretari regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango. Meno dettagli trapelano sul contenuto della legge di Stabilità, in cui «sono state inserite norme di riduzione della spesa, ma anche di incremento delle entrate, di sostegno alle imprese, di tutela e riconversione ambientale, di semplificazione delle procedure». Previsti «interventi per le attività sociali, la cultura, lo sport, il turismo, lo spettacolo». E infine «una specifica iniziativa a sostegno dei piccoli Comuni delle aree interne interessate dallo spopolamento».

E proprio su questo ultimo punto – una delle vere novità del ddl votato in giunta venerdì – trapela qualche dettaglio. Tanto più che si tratta di una norma esplicitamente richiesta dal governatore Musumeci con lo spirito di «bloccare l’emorragia, non solo di giovani, che interessa poco più di un centinaio di piccoli comuni siciliani ricadenti nelle aree interne». Con quali strumenti? «Incentivare le famiglie con bonus per ogni nascita, sostenere l’avvio di nuove attività imprenditoriali e di antichi mestieri, incoraggiare il trasferimento di resistenza dai grossi centri». L’impegno di spesa iniziale è di otto milioni, ma Musumeci conta di aggiungere altre risorse dopo una prima fase applicativa della norma. Il regolamento è previsto entro 30 giorni dalla approvazione della legge.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA