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Reddito di cittadinanza, nel 2020 a Palermo avuto da 53,8% donne

Di Carmela Marino |

PALERMO – A Palermo, nel 2019 la percentuale di donne nella platea di coloro che hanno percepito reddito cittadinanza è del 54,83% mentre nel 2020 è stata del 53,83%. Alla luce di questi elementi l’assessore al Lavoro, Giovanna Marano, nel corso l’incontro pubblico organizzato nel pomeriggio da remoto, sul tema “La ripartenza è donna. Il Sud ricomincia dal lavoro femminile”, ha sottolineato «la necessità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza contenga interventi incisivi sul lavoro femminile nel meridione, attraverso l’introduzione di vincoli specifici. I numeri – ha aggiunto – dimostrano che, in Sicilia e a Palermo, il già gravissimo gap di genere, che permane in tutti i settori e soprattutto nei ruoli decisionali, con la pandemia è ulteriormente aumentato. Abbiamo fatto molti passi indietro. Le donne palermitane che negli ultimi anni avevano investito nel terziario, nelle imprese turistiche e culturali, seguendo la vocazione del nostro territorio e provando a superare l’inoccupazione, stanno pagando un prezzo altissimo.

Il lavoro domestico e di cura non retribuito, dal lockdown in poi, è diventato più gravoso, sia per chi ha usufruito del lavoro agile che per le donne che hanno continuato a lavorare in presenza. Colf, badanti, baby sitter, perdendo l’occupazione, sono rimaste spesso prive di tutele. Il lavoro femminile continua ad essere penalizzato dalla gravidanza». Marano ha lanciato la proposta di «avviare un’azione unitaria e trasversale, creando un tavolo permanente quanto più ampio possibile, mettendo insieme le associazioni datoriali, i sindacati di categoria, le istituzioni. Occorre che le aziende siano obbligate o premiate se incentivano l’occupazione femminile». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA