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Prof sospesa, Salvini tende la mano: «Pronto ad incontrarla a Palermo» E lei: «Sì assieme ai miei studenti»

Di Redazione |

PALERMO – E’ diventata una caso politico la vicenda della professoressa Rosa Maria Dell’Aira, la docente di italiano e storia dell’Iti Vittorio Emanuele III di Palermo sospesa per due settimane dal servizio per non aver vigilato sull’attività dei suoi studenti che in alcune slide hanno paragonato il decreto sicurezza di Matteo Salvini alle leggi razziali fasciste del ’38. Il M5S attacca a testa bassa gli alleati della Lega e il ministero dell’Istruzione retto da Marco Bussetti, ma è lo stesso Salvini a provare a raffreddare gli animi augurandosi che la docente «torni quanto prima a scuola» e annunciando che giovedì prossimo sarà a Palermo «a testimoniare la lotta alla mafia e per onorare la memoria del giudice Falcone e dei caduti della strage di Capaci» e «sono sicuro, e ne sarei felice, che ci sarà anche modo di incontrare la professoressa Rosa Maria Dell’Aria e gli studenti di quella scuola per spiegare cosa sto facendo per la sicurezza del mio Paese e la distanza abissale tra le mie idee e progetti e le leggi razziali del periodo fascista».. Invito subito raccolto dalla professoressa Dell’Aria: «Non ho alcuna remora ad incontrare il ministro Salvini, se può essere un’occasione di dialogo e di confronto che ben venga. Certamente sono disposta ad ascoltarlo assieme ai miei studenti».

La cronaca di un’altra giornata ad alta tensione ieri è cominciata in mattinata, quando il presidente della Commissione cultura della Camera, Luigi Gallo, ha reso noto con un post su Facebook che sulla vicenda il movimento ha presentato un’interrogazione: «Piacciono solo i cittadini indottrinati? Obbedienti e quindi incapaci di costruire un mondo migliore di quello che ereditano, di spingerci oltre i diritti già conquistati?». E marca la differenza tra M5s e Lega: «Noi lavoriamo affinché gli studenti abbiano un pensiero critico. E il ministero della Lega cosa fa? Li censura. Un atto veramente grave».

Ma il ministero sembra tirarsi fuori dalla vicenda che ha coinvolto l’insegnante palermitana: «È stata una scelta autonoma dell’ufficio scolastico provinciale di Palermo. Se non vedo le carte non posso giudicare», afferma Bussetti. E anche Salvini prova a gettare acqua sul fuoco delle polemiche: «Giovedì prossimo sarò a Palermo a testimoniare la lotta alla mafia e per onorare la memoria del giudice Falcone e dei caduti della strage di Capaci. Sono sicuro, e ne sarò felice, che ci sarà anche modo di incontrare la professoressa Rosa Maria Dell’Aria, che mi auguro possa tornare quanto prima al suo lavoro a scuola, e gli studenti di quella scuola per spiegare cosa sto facendo per la sicurezza del mio Paese e la distanza abissale tra le mie idee e progetti e le leggi razziali del periodo fascista».

Ma dall’opposizione è un coro di critiche: «Fatemi capire – dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti – in Italia Casa Pound deve essere libera di dire e fare quello che vuole. Mentre un’insegnante deve essere sospesa per le opinioni di un suo studente che critica Salvini e le leggi varate dal governo Lega-5Stelle. Ma siamo pazzi? Questa insegnante deve tornare subito al suo lavoro». E l’ex presidente del Senato Pietro Grasso pubblica su Facebook il video realizzato dagli studenti: «Guardatelo e giudicate voi: su cosa avrebbe dovuto vigilare l’insegnante? Sulle opinioni degli studenti? Avrebbe dovuto censurare il pensiero degli alunni? In nessuna parte viene detto che Salvini è come Mussolini, come invece leggo ovunque. Vengono accostati provvedimenti e scelte di allora e di oggi, con acume e intelligenza».

Mentre in tutta Italia sono migliaia le firme di solidarietà già raccolte a sostegno della docente, a Palermo si svolgono due manifestazioni: una davanti alla prefettura, organizzata dagli studenti medi; l’altra dei sindacati davanti alla scuola della prof sospesa che si dice «confortata da tanta solidarietà». Intanto i legali della docente, tra cui il figlio, sono al lavoro per presentare un ricorso al giudice del lavoro contro il provvedimento «a tutela dei diritti costituzionalmente garantiti» della professoressa Dell’Aria.  

La Questura di Palermo, infine, ha reso noto con una nota che «in seguito della diffusione sui principali organi d’informazione della notizia che ha coinvolto la professoressa Rosa Maria Dell’Aira, insegnante presso l’Istituto Tecnico Industriale “Vittorio Emanuele III” di Palermo, sospesa dal servizio per quindici giorni per non aver vigilato sull’attività degli studenti della sua classe che in un elaborato avrebbero accostato il recente Decreto Sicurezza del Ministro dell’Interno Matteo Salvini alle Leggi Razziali introdotte da Mussolini nel 1938, al fine di riscontrare la veridicità di quanto riportato dalla stampa, due agenti della Digos di Palermo si sono recati presso l’Istituto e si sono limitati ad ascoltare esclusivamente la dirigenza scolastica». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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