Palermo, via i rom da campo della Favorita: Orlando firma ordinanza

Di Redazione / 28 Luglio 2018

-PALERMO – I rom dovranno lasciare il campo della Favorita. Lo prevede l’ordinanza firmata dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, «per far fronte a situazioni di pericolo imminente o attuale». Nell’atto, il sindaco fa riferimento al recente provvedimento della magistratura che ha sequestrato l’area e che impone «l’adozione di un provvedimento urgente e contingibile per ragioni di sicurezza pubblica, igiene e necessità di intervenire con immediatezza per superare la situazione di degrado del territorio ed eliminare i pericoli per l’incolumità delle persone e delle famiglie residenti e garantire la dignità delle persone e la tutela dei diritti sociali e civili delle medesime».

«Con questo provvedimento – afferma – vogliamo dare accelerazione a un percorso già avviato da tempo, che ha portato negli anni a ridurre in modo consistente la presenza di rom all’interno del campo, permettendo a questa comunità di palermitani di abbandonare una situazione precaria e insicura e supportando un percorso di integrazione».

Con il provvedimento, firmato dal sindaco di Palermo, viene dato incarico a diversi uffici dell’amministrazione e alle aziende partecipate «di agire in sinergia fra loro per continuare ed accelerare le procedure di fuoriuscita dei nuclei familiari presenti nel campo e, contestualmente, alla demolizione delle baracche che si saranno liberate e alla messa in sicurezza dell’area». In particolare, il sindaco ordina al dirigente del settore risorse immobiliari «l’immediato reperimento di immobili da destinare all’accoglienza temporanea, anche nella fase di trasferimento dei beni confiscati al patrimonio comunale per emergenza abitativa o tipologie compatibili per un numero proporzionato alle contingenze che di volta in volta emergeranno nell’ottica dell’intero svuotamento del campo, anche semplificando le procedure e autorizzando ad andare in deroga a quanto stabilito da deliberati di giunta, e di attivare le eventuali procedure di consegna degli stessi».

Allo stesso tempo, il dirigente dell’area della cittadinanza solidale è incaricato «di procedere alla presa in carico dei nuclei familiari presenti, di elaborare un progetto personalizzato per ciascuno nucleo familiare anche attraverso l’accompagnamento all’autonomia, di elaborare con immediatezza le priorità programmando le procedure di fuoriuscita graduale dei nuclei familiari e sistemazione in strutture alternative o progetti di accompagnamento, a partire dal 15° giorno dalla data della presente ordinanza.” Via via che le famiglie avranno lasciato le rispettive baracche, il Coime, la Rap, la Reset, l’Amg e l’Amap dovranno procedere, rispettivamente, e ciascuno per le proprie competenze specifiche, in osservanza ai vigenti contratti di servizi ed in stretto raccordo con gli uffici di riferimento dell’amministrazione comunale, all’immediato abbattimento delle baracche liberate; all’immediata pulizia e sistemazione degli spazi del campo, provvedendo contestualmente alla rimozione del materiale di risulta ed allo smaltimento delle singole componenti dei rifiuti secondo la specifica normativa rispetto alla classificazione degli stessi; alla lavorazione e messa in sicurezza dell’impianto elettrico e dei cavi elettrici volanti man mano che si procederà alle demolizioni attraverso l’installazione di impianti elettrici rimovibili; all’eliminazione delle attuali condizioni di insalubrità derivanti dagli scarichi di acque nere riversati direttamente sul terreno. Infine, alla polizia municipale è dato l’incarico di garantire la sicurezza degli spazi anche al fine di evitare l’ulteriore occupazione del campo.

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