Palermo, lavori di ammodernamento dell’aeroporto solo agli “amici”, danni alla Gesap per 11 milioni, due arresti

Di Redazione / 31 Marzo 2017

Danni alla Gesap per oltre 11 milioni di euro grazie alla gestione allegra degli incarichi di progettazione che venivano sempre affidati agli “amici” senza alcuna evidenza pubblica.

La Polizia di Stato ha notificato un’ ordinanza con quattro provvedimenti cautelari ad altrettante persone accusate a vario titolo di associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, turbata libertà di scelta del contraente e corruzione.

Il provvedimento è stato firmato dal Gip del Tribunale di Palermo, Turturici su , su richiesta del procuratore aggiunto di Palermo Agueci e del sostituto Battineiri coordinati dal procuratore Lo Voi.

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Le indagini eseguite dalla Squadra Mobile di Palermo coadiuvata dalla Polizia di Frontiera hanno consentito di raccogliere numerosi indizi nei confronti di Carmelo Scelta ex direttore generale della Gesap dal 2003 fino al licenziamento del marzo 2015 a seguito dello scandalo Helg, Giuseppe Liistro, ex responsabile area manutenzione della Gesap spa (fino al febbraio 2016) e che attualmente ricopre lo stesso incarico presso la società ADR che gestisce gli aeroporti della capitale Fiumicino e Ciampino, Giuseppe Giambanco, professore della Facoltà di Ingegneria dell’università di Palermo e Stefano Flammini, Amministratore Unico di F.G. TECNOPOLO con sede a Roma.

Scelta e Liistro sono stati messi ai domiciliari, per Giambanco è stato disposto il divieto di dimora nel comune di Palermo mentre per Flammini c’è il divieto di esercitare qualsiasi ufficio direttivo presso società di capitali per il periodo di un anno.

Oltre a Scelta, Liistro, Flammini e Giambanco sono stati iscritti sul registro degli indagati Vincenzo Petrigni responsabile dell’Ufficio legale e del Personale della Gesap, Leonida Giannobile, responsabile dell’area progettazione di Gesap, Dario Colombo, ex amministratore delegato della Gesap, Carlo Maria Sadich e Giampaolo Tocchio, amministratori di diritto delle società Compagnia del Progetto e C.D.P. e C.D.P. Design, Renato Chiavaroli, amministratore della società Tecnogeco, Sergio Gaudiano, ingegnere presidente dell’omonima società di progettazione, Carlo Vernetti e Alessandro Mauro, rispettivamente, di amministratore delegato e dirigente della società Quick No Problem Parking e Filippo Capuano amministratore di fatto della Cometa Srl. 

L’indagine, denominata The Terminal, ha consentito di far luce su un’ associazione per delinquere in seno alla società concessionaria dello scalo aeroportuale palermitano Punta Raisi, la GESAP, un organismo di diritto pubblico che, però nell’ambito di contratti pubblici garantiva ad una ristretta cerchia di imprenditori, in via sistematica, l’attribuzione diretta e fiduciaria di incarichi di progettazione relativi alle opere di ammodernamento/adeguamento dello scalo aeroportuale, senza pertanto il rispetto delle procedure di evidenza pubblica dettate dalla legge. I reati contestati sono l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata, alla turbativa d’asta e alla corruzione.

L’associazione a delinquere risulta contestata a Carmelo Scelta e a Giuseppe Liistro in qualità di capi e promotori e a Stefano Flammini. Scelta, all’epoca dei fatti era direttore generale della GESAP e dirigeva e coordinava l’intero meccanismo illecito di distribuzione degli incarichi insieme a Liistro che, nelle qualità di responsabile dell’area manutenzione, lo coadiuvava, fungendo da intermediario tra lo stesso e gli imprenditori cui venivano abusivamente conferite le consulenze.

Scelta e Liistro avevano insomma costituito un collaudato sistema di malaffare che garantiva ad una ristretta cerchia di imprenditori, di cui Flammini l’attribuzione diretta e fiduciaria di incarichi di progettazione grazie alla parcellizzaizone degli incarichi di progetto affidandoli in via fiduciaria e diretta sempre alla ristretta cerchia di imprenditori ma riconducibili principalmente al gruppo Flammini ed anche ad altre imprese e la dissimulazione di semplici consulenze le progettazioni illegittimamente affidate.

L’indagine, che si è avvalsa di numerosi supporti tecnici di natura anche ambientale supportata da videoriprese, acquisizione ed esame di documentazione amministrativa, escussioni di persone informate sui fatti, servizi dinamici sul territorio, ha scandagliato l’affidamento di numerosissimi incarichi di progettazione o consulenza che hanno provocato, negli anni 2009-2015, rilevantissimi danni alle casse della GESAP per un ammontare di oltre 11 milioni di euro.

Il provvedimento cautelare prevede anche sequestri preventivi in via diretta delle somme di denaro per un ammontare di circa 4 milioni di euro ed, in caso di impossibilità, di beni aventi un valore equivalente. I sequestri colpiscono sia le persone coinvolte nell’indagine che le società

Le investigazioni hanno consentito di ricostruire a carico di Liistro e Giambanco anche un episodio corruttivo, perché Liistro nella qualità di dirigente responsabile dell’Area manutenzione di GESAP Spa, ha accettato da Giambanco – amministratore di fatto della Xw Industrial, l’espletamento, in forma gratuita o comunque a condizione di indebito favore, della progettazione delle opere di ammodernamento da realizzare presso la sua villa di Terrasini unitamente alla direzione dei lavori e al disbrigo delle procedure autorizzative presso gli uffici tecnici competenti. Per tale vicenda risulta altresì indagato anche un dirigente del genio Civile di Palermo accusato di rivelazione ed utilizzazione di segreto d’ufficio. A Giambanco viene anche contestata la truffa aggravata perché, nella qualità di professore ordinario a tempo pieno all’Università di Palermo ha nascosto il proprio ruolo di amministratore unico della società di progettazione “Xw Industrial adn Civil structures workshop inducendo in errore l’Ateneo sul rispetto dei vincoli d’incompatibilità che fanno divieto ai docenti universitari con rapporto a tempo pieno di esercitare l’attività professionale, l’industria e il commercio nonché di assumere cariche in società.

«C’era un progetto su cui si stava lavorando. Fare entrare Carmelo Scelta, ex direttore generale di Gesap e consulente del sottosegretario Simona Vicari nella società Adr che gestisce i servizi aeroportuali presso Roma-Fiumicino e Roma Ciampino». Lo scrive il gip Walter Turturici nell’ordinanza di custodia cautelare dell’inchiesta. «Qui Giuseppe Liistro ex dirigente manutenzioni di Gesap ricopre le stesse mansioni dal 16 febbraio 2016. Nel corso di una intercettazione Liistro ha cercato di favorire l’assunzione di Carmelo Scelta con Giorgio Gregori, dirigente in Adr. L’incarico doveva con la qualifica di Accountable Manager. Lui sarebbe stratosferico anche perché con Riggio con l’Enac è in ottimissimi rapporti, poi ci ha una competenza della normativa impressionante». Nel corso della medesima conversazione Liistro, peraltro, aveva dato conto all’interlocutore dei qualificati contatti utilizzabili dallo Scelta così esprimendosi: «c’è una selezione in corso, perché ripeto, io, il mio capo conosce bene Palenzona…. Gregori, per parte sua, risponde: …se conosce Palenzona fallo muovere…».

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Tag: aeroporto di palermo gesap polizia the terminal