Palermo, i carabinieri arrestano latitante seguendo la moglie

Di Redazione / 03 Marzo 2018

E’ stato tradito dall’amore, il latitante catturato oggi a Palermo. Le manette sono scattate ai polsi di Giuseppe Cosenza, 43 anni, latitante dallo scorso giugno, arrestato a Carini dai carabinieri del nucleo Investigativo del Comando provinciale di Palermo, che sono arrivati a lui seguendo la moglie.

I militari hanno così dato esecuzione a un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura di Palermo: deve espiare una pena complessiva di 6 anni e 4 mesi di reclusione e 9 mesi di arresto per ricettazione ed estorsione aggravata dal metodo mafioso commessi a Palermo tra il 2003 ed il 2009.

Da giugno scorso Cosenza aveva fatto perdere le proprie tracce, rendendosi irreperibile e ogni tentativo di rintracciarlo si era rivelato inizialmente vano.

Ieri pomeriggio, però, i militari hanno notato la moglie dell’uomo alla guida di un’auto di grossa cilindrata procedere con un atteggiamento guardingo fino ad arrestare la marcia e accostarsi al ciglio della strada. Poi si è spostata sul sedile lato passeggero e alla guida si è posto proprio Cosenza, spuntato all’improvviso tra le auto in sosta e salito velocemente a bordo della vettura.

Ripresa la marcia il 43enne e la moglie si sono allontanati lungo l’autostrada in direzione di Trapani. All’altezza di un distributore di carburante l’auto è stata accerchiata dai militari e Cosenza è stato arrestato. Dopo le formalità di rito è stato condotto al carcere Pagliarelli.

Cosenza era rimasto coinvolto, nell’operazione antimafia Cerbero del 2009, che aveva colpito duramente i mandamenti mafiosi cittadini di Porta Nuova e di Brancaccio. “In qualità di emissario dell’organizzazione mafiosa – spiegano gli investigatori dell’Arma – aveva contribuito in maniera attiva alla consumazione di un tentativo estorsivo di tipo mafioso i di un gioielliere”. 

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Tag: carabinieri carini catturato latitante palermo