Orlando: «Io sono uno statista, ma la Sicilia non è pronta per essere governata da uno statista»

Di Redazione / 27 Settembre 2017

«Io sono uno statista, probabilmente la Sicilia non è pronta per essere governata da uno statista». Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando nel corso di una iniziativa elettorale con Fabrizio Micari, candidato presidente della Regione per il centrosinistra.

Micari dal canto suo ha spiegato che «Il programma sarà pronto nel giro di pochissimi giorni, vorremmo presentarlo all’inizio della settimana ventura» indicando anche tre priorità: lavoro, diritti e territori.

Micari ha spiegato di puntare a recuperare l’elettorato che cinque anni fa non s’è recato alle urne: il 53%: «Voglio parlare a questo popolo trasmettendo il messaggio del civismo- ci sono esempi importanti, come Palermo e Caltanissetta e tante altre realtà. A questa gente voglio parlare di programmi e di concretezza».

Ma naturalmente hanno fatto molto discutere le parole di Orlando. Per esempio Alessandro Pagano, deputato di Noi con Salvini ha parlato di «Giovani in fuga, trasporti in tilt, raccolta rifiuti nel caos, palermitani sempre più poveri, imprese che chiudono: questa è Palermo, e meno male che Leoluca Orlando è uno statista. Nello show odierno mancava solo che si auto-erigesse a una divinità, ma lui e Crocetta sono l’emblema del fallimento della sinistra in Sicilia». «Anche oggi i dati sul Fesr parlano chiaro: oltre 4 miliardi di euro per creare a malapena 8 mila posti di lavoro. Fallimento confermato – aggiunge – anche dai sondaggi odierni sul gradimento dei governatori e dei sindaci, nei quali Crocetta figura all’ultimo posto e Orlando non è stato neppure rilevato. Il sindaco di Palermo e Crocetta sono i principali sponsor della candidatura di Micari alla Regione. Ho detto tutto. Da questa gente né Musumeci né Noi con Salvini possono accettare lezioni».

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