«Sono state rivolte nei confronti di rappresentanti dello Stato nella pubblica accusa insinuazioni di uso politico della giustizia e reazioni scomposte, anche da parte di esponenti politici e di governo. Sono dichiarazioni gravi, non consone alle funzioni esercitate, in aperta violazione del principio di separazione dei poteri, indifferenti alle regole che disciplinano il processo, che minano la fiducia nelle istituzioni democratiche e che costituiscono indebite forme di pressione sui magistrati giudicanti». Così la giunta
esecutiva sezionale di Palermo dell’Associazione nazionale magistrati, che esprime solidarietà a tutti i colleghi impegnati nella trattazione del processo a carico di Matteo Salvini ed in particolare della Procura della Repubblica di Palermo.