Neonato muore in ospedale a Palermo, il padre aggredisce i medici

Di Redazione / 08 Aprile 2018

PALERMO – «L’escalation di aggressioni ai medici e agli operatori degli ospedali non è più una questione di singoli e sporadici casi, ma sta assumendo sempre più i contorni di un fenomeno che non è più tollerabile, perché oltre a minacciare il lavoro di tanti professionisti, rischia di inficiare il diritto alla salute di tutti». Lo dice Giovanni Migliore, direttore generale dell’Aorn Civico-Di Cristina di Palermo, in merito all’aggressione avvenuta ieri all’Ospedale pediatrico Di Cristina, dove il padre di un neonato ha picchiato quattro medici dopo la morte del piccolo, che era stato operato subito dopo la nascita a causa di una grave forma di tumore. Uno dei medici aggrediti ha riportato un trauma cranico.

Il direttore generale annuncia che l’Arnas Civico-Di Cristina “si costituirà parte civile per chiedere giustizia e tolleranza zero nei confronti di chi risponde con la violenza ingiustificata al quotidiano impegno di competenza e sacrificio dei nostri professionisti in difesa dei bambini».

«Al tempo stesso – conclude Migliore – promuoveremo la nascita di un comitato metropolitano per la sicurezza negli ospedali e nei luoghi di cura e l’avvio di una campagna di sensibilizzazione per educare al rispetto delle strutture sanitarie e dei professionisti che svolgono la loro opera al servizio del malato. I medici – anche grazie a poche mele marce e a molti studi legali che spesso speculano sulla sofferenza – negli ultimi anni sono diventati un bersaglio fin troppo facile. E anche questo messaggio, alla fine, incentiva comportamenti violenti e tensioni che minano la serenità di tutti».

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