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Morto il figlio adottivo di Guttuso, Fabio Carapezza

Aveva 68 anni ed era stato adottato dal grande pittore palermitano quando di anni ne aveva 32

Di Redazione |

È morto a Roma a 68 anni Fabio Carapezza Guttuso, figlio adottivo ed erede di Renato Guttuso. Prefetto e uomo di cultura, Carapezza Guttuso era stato anche al centro di una lunga vicenda giudiziaria per l’eredità di Renato Guttuso, che lo aveva visto contrapposto a Marta Marzotto. Il pittore di Bagheria, morto a Roma il 18 gennaio 1987, aveva nominato suo erede Carapezza, adottato poco prima. Una storia conclusa soltanto nel 2001 quando la Corte di Cassazione diede ragione a Carapezza adottato da Guttuso, gravemente malato, nell’ottobre del 1986 e, sul letto di morte, lo aveva designato suo erede legittimo. All’epoca dell’adozione Carapezza aveva 32 anni. 

L’ex sindaco di Palermo, Leoluca Orlando lo ricorda così su Twitter: «Una commossa partecipazione al grande dolore dei familiari e di quanti hanno conosciuto e apprezzato il prefetto Fabio Carapezza Guttuso che ha anche guidato il Teatro Massimo di Palermo, confermando professionalità, sensibilità e attenzione per la cultura di Palermo e dell’intero Paese». 

Fabio Carapezza Guttuso era un dirigente del ministero dell’Interno, ma era stato collocato fuori ruolo e assegnato al ministero della Cultura: una destinazione coerente con i suoi interessi incentrati soprattutto sull'arte e sulla valorizzazione del patrimonio artistico di Guttuso. Era stato anche membro della commissione per il ripristino dei danni subiti dalla Galleria degli Uffizi e dall’Accademia dei Georgofili a Firenze dopo l'attentato del 27 maggio 1993. Qualche anno fa Carapezza aveva curato una grande mostra su Guttuso a villa Cattolica di Bagheria, dove l’artista è sepolto. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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