Morta per chemio sbagliata, tre condanne in appello a Palermo

Di Redazione / 27 Febbraio 2020

PALERMO – La corte d’appello di Palermo ha condannato il primario del reparto di Oncologia del Policlinico Sergio Palmeri a 3 anni per la morte di Valeria Lembo, la giovane donna deceduta a seguito della somministrazione di una dose errata di un farmaco chemioterapico. A due anni e tre mesi è stata condannata l’oncologa in servizio al momento del decesso Laura di Noto, a 3 anni e 5 mesi un medico che al Policlinico si stava specializzando, Alberto Bongiovanni. Una sola imputata è stata assolta, l’infermiera Clotilde Guarnaccia. Tutti rispondevano di omicidio colposo. Si tratta del secondo processo d’appello per la morte di Valeria Lembo. La Cassazione aveva annullato la sentenza per due imputati, mentre per altri due aveva disposto la rideterminazione della pena rinviando ad altra sezione della corte. I nuovi giudici hanno lievemente diminuito le condanne inflitte. I fatti sono del 2011. E sul processo incombe il rischio prescrizione che non inciderà però sui risarcimenti concessi ai familiari della donna, costituiti parte civile.


Valeria Lembo era in cura per un linfoma di Hodgkin. Alla paziente fu iniettata per sbaglio una dose di un farmaco chemioterapico dieci volte superiore a quella necessaria. La dose si rivelò letale. Allo specializzando Bongiovanni era contestato anche il falso perché, secondo l’accusa, avrebbe modificato i dati in cartella clinica per nascondere l’errore fatto.

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