PALERMO – «Domani diramerò una nota con la quale si diffidano i sindaci a consentire l’uso, anche temporaneo e di villeggiatura, delle case nei pressi degli alvei dei fiumi e in prossimità delle coste. Sul fiume Milicia ci sono almeno quattro villette a ridosso». Lo dice il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
«Stiamo predisponendo interventi su un’ottantina di fiumi: una quindicina in somma urgenza compreso il fiume Gornalunga nella zona di Catania, 28 saranno progetti del Genio civile, una decina della struttura del dissesto idrogeologico». «Da domani avvieremo al lavoro un migliaio di operai tra lavoratori dei consorzi di bonifica e forestale per cooperare nella pulizia degli alvei dei fiumi, per rimuovere tronchi d’alberi, fango e detriti – aggiunge -. Ho chiesto l’intervento dell’Esa che assicurerà l’attivazione di operai e mezzi meccanici nelle strade interpoderali e nelle strade di campagna».
«Speriamo davvero che da Roma arrivi una risposta rapida. Abbiamo presentato richiesta per lo stato di emergenza nelle scorse settimane e non abbiamo avuto ancora risposta, ora la integreremo con i danni per l’alluvione di ieri. Dobbiamo capire l’entità dello stanziamento che intende deliberare il Cdm anche per organizzarci noi meglio». «Quello che ci preoccupa è anche l’intervento a favore delle aziende private – aggiunge Musumeci -. Decine di migliaia di ettari di coltivazioni intensive sono fuori uso, migliaia di imprenditori agricoli piangono dopo un anno di sacrifici, non potendo neppure coprire le spese. Spero che il governo nazionale consenta almeno alle imprese private un intervento concreto, efficace e tempestivo. Anche su questo fronte abbiamo chiesto giorni fa di concedere la deroga per l’ammissione al piano assicurativo».