Palermo
Mafia, due condanne anche per attentati incendiari
PALERMO – Per associazione mafiosa e per danneggiamenti causati da attentati incendiari, il gup di Palermo Maria Cristina Sala ha condannato, con rito abbreviato, a sei anni e 4 mesi di carcere ciascuno (il pm della Dda aveva chiesto tre anni e 4 mesi) Nicolò Nicolosi, di Vita, e Attilio Fogazza, di Gibellina, entrambi di 48 anni. I due avevano collaborato con la giustizia ed erano già stati condannati a 16 anni ciascuno dopo essersi autoaccusati dell’omicidio di Salvatore Lombardo, un pastore di 47 anni ucciso con due colpi di fucile il 21 maggio 2009 a Partanna (Tp). Avevano anche accusato il presunto boss Giovanni Domenico Scimonelli, 53 anni, di essere il mandante, e per questo condannato, anche in appello, all’ergastolo.
Nicolosi e Fogazza hanno dichiarato di essere gli autori di una serie di attentati incendiari, tra il 2008 e il 2012, contro imprenditori e professionisti della Valle del Belice. Accusando, anche in questo caso, Scimonelli quale mandante. Una delle intimidazioni i più eclatanti fu quella ai danni di Nicola Clemenza, presidente dell’associazione Libero futuro antiracket di Castelvetrano, a cui fu incendiata l’auto e il prospetto dell’abitazione il giorno prima dell’inaugurazione di un consorzio di agricoltori di cui era promotore. Scimonelli ha deciso di essere processato con rito ordinario e sarà giudicato dal tribunale di Marsala. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA