Libia, Palermo blindata per il vertice delle polemiche: «E’ un flop»

Di Redazione / 12 Novembre 2018

PALERMO – E’ una città “blindata” quella che per il terzo giorno consecutivo si presenta agli occhi dei palermitani, creando non poche difficoltà negli spostamenti in città soprattutto nella zona dell’Arenella e Acquasanta dove transenne e posti di blocco hanno peggiorato il caos della circolazione. Oggi e domani, infatti, a Palermo, è in programma a “Villa Igiea” la “Conferenza per la Libia”.

L’obiettivo del vertice, in cui sono attesi Capi di Stato e leader politici, è quello di dare un contributo concreto al percorso di stabilizzazione del Paese in pieno accordo con i principali attori politici libici. Le 38 delegazioni presenti sono riunite e sono in corso lavori preparatori sui temi di economia e sicurezza. Il clima che si respira tra misure di sicurezza e spiegamento di forze dell’ordine è quello di attesa e di incertezza sulla presenza o meno dei maggiori esponenti politici internazionali. Fonti di Palazzo Chigi confermano la presenza di Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo, Federica Mogherini, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri, e Dmitrij Medvedev, Primo ministro della Russia.

Ma la prevista assenza dei big ha già alimentato polemiche. «Ieri a Parigi c’era il mondo, da Trump a Putin: tutti ospiti di Macron per ricordare la Prima Guerra Mondiale – scrive il senatore Pd  Matteo Renzi nella sua Enews -. Purtroppo nessuno dei grandi  a deciso di accogliere l’invito italiano per la conferenza sulla Libia. La credibilità in politica estera è una cosa seria, non si improvvisa». 

«Per chi conosce le regole degli incontri internazionali e della diplomazia quello di Palermo è purtroppo un flop clamoroso. E io – scrive ancora Renzi – da italiano, sono molto dispiaciuto. Macron ha mostrato a Conte come si organizzano gli eventi internazionali. E mentre il mondo era a Parigi a discutere di Pace e di futuro, i due leader del governo italiano erano uno alla fiera del motociclo, l’altro a insultare i giornalisti su Facebook».

E potrebbe disertare il vertice anche il generale Khalifa Belqasim Haftar, comandante dell’esercito nazionale libico mentre è confermata la presenza dei tre leader libici Faiez Al Serray, primo ministro del Governo riconosciuto dall’Onu, Aguila Saleh, presidente della Camera di Tobruck e Ahmed Maitig, vice premier del Governo riconosciuto dall’Onu.

Sono 450 i giornalisti accreditati. Il programma della giornata prevede alle 18.45 l’arrivo dei capi delegazioni che saranno accolti dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Nel pomeriggio è prevista la “contromanifestazione” con il corteo promosso dai Centri sociali e dalle sigle di sinistra che si muoverà da piazza Marina fino al Teatro Massimo. 

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