PALERMO – «L’ho saputo poco fa. Spero sia un nuovo inizio per questa periferia spesso dimenticata». Daniela Lo Verde, da oggi cavaliere della Repubblica, è la preside della scuola Giovanni Falcone che si trova nel degradato quartiere Zen di Palermo, realizzato a patire da un promettente progetto di Vittorio Gregotti, mai completato. La dirigente scolastica non ha pensato solo a mandare avanti la didattica a distanza, ma ha cercato di essere vicina ai bisogni delle tante famiglie povere diventate ancora più povere a causa del Covid-19 e della quarantena che ha messo in ginocchio i tanti lavoratori in nero del quartiere.
La preside ha lanciato una campagna di raccolta fondi per donare cibo, e non solo, ad alcune famiglie in difficoltà. Suo l’appello per recuperare pc e tablet per consentire ai suoi allievi di seguire le lezioni a distanza, un appello raccolto da tutt’Italia.
«No, francamente non me l’aspettavo. Lavoro in silenzio e cerco di fare il necessario, niente di più – aggiunge – E’ un riconoscimento che va al gruppo che a scuola, in questi anni, ha fatto un grandissimo lavoro. Utilizzerò il riconoscimento per riaccendere i riflettori su questa periferia per la quale spero sempre in un riscatto, non solo economico ma anche sociale. Non è facile. Qui si passa dall’interesse per le condizioni del quartiere all’oblio e così non va bene. I miei ragazzi devono avere la possibilità di sognare come gli altri giovani di Palermo e di ogni altra parte d’Italia. Ma per adesso non possono fare grandi progetti e questo non è giusto».