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La morte di Angelo Onorato, Francesca Donato rompe il silenzio: «Dolore inimmaginabile»

L'europarlamentare ha affidato ai social il suo pensiero: «Prego tutti di astenersi da speculazioni sulle cause della morte di mio marito»

Di Redazione |

«Sto vivendo i momenti più difficili e devastanti della mia vita. Il dolore è inimmaginabile. Prego tutti di astenersi da speculazioni sulle cause della morte di mio marito. Ci sono indagini in corso, lasciamo lavorare la polizia. Ringrazio dal profondo del cuore tutti coloro che in queste ore tremende hanno avuto parole di affetto per il mio adorato Angelo e hanno mostrato vicinanza e solidarietà per la mia famiglia. Sono tantissimi e ognuno è prezioso per me».

Anche se gli investigatori propendono per il suicidio il fascicolo d’indagine in Procura è aperto per omicidio. I magistrati come detto continuano a propendere per la tesi del suicidio, anche se il motivo del gesto è tutt’altro che chiaro. L’iscrizione per omicidio è un atto dovuto vista la necessità di compiere gli accertamenti, alcuni irripetibili, come l’autopsia. I familiari dell’architetto continuano a ribadire però di noncredere alla tesi del suicidio e a sostenere che l’uomo sia stato ucciso.

Francesca Onorato e la figlia saranno risentite nei prossimi giorni. Gli inquirenti non tralasciano alcuna pista: a cominciare dalla lettera che la Donato e il tributarista del marito hanno consegnato alla polizia. Nella missiva indirizzata alla moglie, e consegnata al legale, Onorato avrebbe scritto che se gli fosse accaduto qualcosa la donna si sarebbe dovuta rivolgere all’avvocato che era a conoscenza della sua situazione. Non ci sarebbe cenno, invece, come detto in un primo momento, a problemi economici o a frizioni con qualcuno. Le indagini hanno accertato che l’imprenditore, che doveva riscuotere alcuni crediti, aveva una serie di lavori in affidamento, e non aveva particolari sofferenze economiche. Nella lettera fatta avere alla moglie l’uomo affronterebbe questioni personali ,ribadendo il suo affetto verso la famiglia. La missiva non sarebbe dunque decisiva per comprendere eventuali motivi di disagio che l’avrebbero spinto al suicidio, né ci sarebbero indicazioni di timori dell’uomo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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