PALERMO – La corte d’appello di Palermo ha assolto Pietro Liga e Isidoro Scianna, accusati di intestazione fittizia con l’aggravante mafiosa.
Secondo l’accusa, respinta dal collegio della prima sezione della Corte d’appello di Palermo, Liga avrebbe intestato al prestanome Scianna una ditta edile di Bagheria per salvarla dalla mannaia del sequestro. Il legale di Liga, Jimmy D’Azzò, ha ribadito – come aveva già fatto in primo grado – che Liga era un dipendente di Scianna, assistito dall’avvocato Valerio La Barbera. I giudici hanno dato ragione alle difese. In primo grado Liga e Scianna erano stati condannati a due anni.