PALERMO – Domani prende il via in Sicilia la pre-apertura della caccia: nei soli giorni 1, 4 e 5 settembre è stata autorizzata un’anticipazione eccezionale della stagione venatoria, che si aprirà il prossimo 15 settembre. In questi tre giorni sarà possibile esclusivamente la “caccia da appostamento” e saranno cacciabili solo tre specie di uccelli: colombaccio, gazza e ghiandaia.
Il calendario venatorio 2019/2020 emanato dall’assessore regionale all’agricoltura, Edgardo Bandiera, per la prima volta ha tenuto in considerazione diverse disposizioni delle direttive comunitarie in materia ambientale e i principi scientifici per la conservazione della fauna, accogliendo in molte parti il parere obbligatorio di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che aveva chiesto alla Regione di adottare norme più rigorose per ridurre i periodi di caccia almeno a specie come beccaccia, tortora, quaglia e altre che rientrano nelle categorie Spec (Species of european conservation concern).
Ennio Bonfanti, responsabile «fauna» del Wwf Sicilia, giudica “molto positiva la scelta dell’assessore Bandiera di emanare un calendario più equilibrato rispetto a quello dell’anno scorso (che fu sospeso per vizi di legittimità dal Tar di Palermo proprio su ricorso di Legambiente, Lipu e Wwf), rispettoso dei pareri scientifici statali e – finalmente – più attento a garantire il primario interesse pubblico della tutela della fauna invece di ricercare il consenso della lobby dei cacciatori”. Ma la reazione dei cacciatori siciliani più agguerriti non si è fatta attendere: su Facebook – nei forum e nelle pagine sulla caccia – è esplosa la loro rabbia, con insulti e attacchi all’assessore Bandiera.