STORIE DI RESURREZIONE/3
Il pescivendolo che grazie ai social si è reinventato durante la pandemia e oggi ha una rete di 7.000 clienti giornalieri
Oggi padroneggia strumenti come Facebook, Whatsapp e Tik Tok, grazie ai quali raggiunge gli amanti del pesce fresco
Se oggi Rosario Accetta è il pescivendolo più famoso di Palermo e dintorni, un po’ è merito di Zuckerberg, perché senza Facebook, la sua storia sarebbe andata diversamente. Solo un po’, però, perché la chiave vera del successo di questo 50enne palermitano, sta tutta nella sua capacità di costruire un nuovo inizio nel periodo più difficile della storia recente, la pandemia.
Accetta, da sempre fa il pescivendolo. Ha iniziato nella pescheria del suocero, in una zona residenziale della città. Poi i figli sono diventati grandi e ha deciso di aprire un’attività in proprio. «Ho comprato un’ape, la famosa “lapa”, attrezzata di tutto punto. Purtroppo questa svolta è coincisa proprio con l’inizio della pandemia e con l’avvio del lockdown.
La paura
Da un giorno all’altro, mi sono trovato con la paura di non riuscire più a mantenere la mia famiglia», racconta Rosario che dopo notti insonni e l’ansia che cresceva di pari passo al calo delle vendite, per puro caso si è imbattuto nel gruppo Facebook “Consegne e consigli a domicilio”, creato da Anna D’Anca, Paola Pace La Pegna, Tiziana Palma e Pippo Tranchina. Un gruppo con quasi 20mila utenti e riferimento per i palermitani a partire proprio da quei giorni, tappati in casa per la paura del Coronavirus.
«Ho letto che davano la possibilità ai negozianti di farsi pubblicità nel gruppo – racconta Accetta – e allora ho pubblicato i primi post, con le foto della merce esposta nel mio banco sulla lapa, indicando i prezzi di ogni prodotto e chiarendo che avrei effettuato la consegna a domicilio in ogni parte della città. Ho fatto una prova, ma chi pensava che sarebbe stata la svolta?».
La svolta
Subito fioccano gli ordini, 100 solo il primo giorno, perché il pesce di Accetta è fresco, piace, e lui ci sa fare con i clienti. E proprio per venire incontro alla richiesta in aumento, lui, che con umiltà ammette di essere arrivato soltanto alla terza media, si lancia in un settore del tutto nuovo, quello della comunicazione social.
«Io avevo soltanto il profilo Facebook personale, non capivo niente di digitale. Allora mi sono rimboccato le maniche: di giorno lavoravo e di sera in rete studiavo come usare i social per migliorare il mio lavoro. Prima ho creato diversi gruppi su WhatsApp, ma c’erano problemi di privacy e si creava confusione fra gli utenti. Allora ho creato le liste broadcast, che oggi sono arrivate a 30 e contengono 7mila contatti».
Quotidianamente Accetta invia a 7mila persone i prodotti del giorno e il relativo listino prezzi. Su Tik Tok posta un video che riprende il banco di lavoro traboccante di pesce. E su Facebook arriva puntuale il “Buongiorno dalla piccola pescheria ambulante di Rosario Accetta”. Nell’arco di poche ore piovono gli ordini, almeno 150 al giorno, che triplicano in prossimità alle feste.
«Questo è il momento migliore che potessi immaginare, sono orgoglioso di quello che faccio e grato ai clienti per la stima e la fiducia – dice Rosario – così sto dando la possibilità ai miei figli di realizzare i loro sogni. E questo è sempre stato il mio obiettivo di vita».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA