Il monopolio, conquistato con sistemi mafiosi, nella vendita e nella fornitura di frutti di mare per i ristoranti di Mondello e Sferracavallo. Con l’accusa di trasferimento fraudolento di valori e concorrenza sleale aggravati dall’aver agito con metodo mafioso e dall’aver favorito l’associazione mafiosa la Squadra mkobile di Palermo ha eseguito un’ordinanza cautelare disposta dal gip del Tribunale di Palermo su richiesta della Dda palermitana. Il provvedimento è stato notificato in carcere a Giuseppe e Nunzio Serio, palermitani di 40 e 42 anni, obbligo di dimora invece per Filippo Raneri, palermitano di 33 anni.
I provvedimenti sono scaturiti da una indagine condotta sulla famiglia mafiosa di Tommaso Natale grazie alla quale, nello scorso gennaio, era già stata emessa un’altra ordinanza a carico di diversi personaggi, tra cui lo stesso Giuseppe Serio, tutti accusati di associazione mafiosa ed estorsione. E nel corso di quelle indagini era emerso come i fratelli Nunzio e Giuseppe Serio, elementi di vertice del clan di Tommaso Natale e fedelissimi dei Lo Piccolo, avessero imposto ai ristoratori di Mondello e Sferracavallo la fornitura dei frutti di mare distribuiti dalla ditta “Frutti di mare Cardillo”, fittiziamente intestato ad una cugina ma, di fatto, nella disponibilità dei Serio. Nella maggior parte dei casi, per ottenere le commesse, era sufficiente che i Serio, forti del loro riconosciuto “blasone” mafioso, si presentassero ai gestori dei locali di ristorazione.
Ma non sono mancati, tuttavia, casi in cui gli esercenti sono stati pesantemente minacciati. Analogo atteggiamento intimidatorio era riservato ad eventuali fornitori concorrenti che avessero “osato” proporre i loro prodotti ai ristoratori della zona. E’ stata anche sequestrata un’agenzia di scommesse nella formale titolarità di Filippo Raneri, per il quale è stata decisa la misura dell’obbligo di dimora.