Palermo – E’ giunto al nono giorno di digiuno fratello Biagio Conte, il missionario laico che si è ritirato in una grotta dell’entroterra siciliano per riflettere sul “dilagare dei vizi e delle dipendenze negative” e sul “dopo virus, al fine di non ricadere nei tanti errori del passato, schiavi di una corsa frenetica al materialismo e al consumismo, accumulando così ricchezze inutili e controproducenti”. “Si scopre che questa forzata sosta è stato un modo positivo per riflettere – afferma fratello Biagio – adesso diamoci da fare, è tempo di ‘ricominciare, di ricostruire una più corretta e giusta vita per il Bene nostro, del nostro prossimo, del nostro simile e di tutta l’umanità. Adesso basta, è doveroso convertirsi al bene e al giusto vivere e così scopriremo che questo virus non è stato per il male ma per il bene, non è stato inutile ma causa di un vero e giusto cambiamento”.
“E’ doveroso fare attenzione a non ritrovarci in una possibile ricaduta del virus – aggiunge il fondatore della Missione Speranza e Carità di Palermo – ma impegniamoci fin d’ora a vivere e condurre una vita più giusta, più corretta e ordinata, liberandoci e disintossicandoci da tutte le dipendenze negative. E così il buon Dio come sempre ci verrà in soccorso e in aiuto e sarà nostro dovere contrastare e rispondere ad ogni male con le preghiere, i sacrifici, il buon comportamento e con le opere buone. Per il bene prezioso di questa umanità continuo la penitenza e il digiuno”