PALERMO – Il comune di Palermo prende tempo. Rimane congelata l’ipotesi di turnazione dell’erogazione dell’acqua in città, l’attesa è per la riunione del Consiglio dei Ministri in programma domani anche se non è affatto scontato che si pronunci sulla richiesta di stato di calamità, avanzata dalla Regione.
Il sistema è stato al centro di un vertice convocato a Palazzo d’Orleans, presenti il governatore Nello Musumeci, il dirigente del dipartimento regionale acque e rifiuti Salvo Cocina, il vicesindaco di Palermo Sergio Marino, i dirigenti dell’azienda per l’acqua pubblica (Amap), per l’Ato idrico e quelli dell’Asp. Da quanto si apprende se il Cdm non dovesse pronunciarsi domani comunque sarebbe pronta la Regione a intervenire dichiarando lo stato di emergenza.