IL caso
Diossina nell’aria nove volte oltre la norma, a Palermo ora è emergenza sanitaria
I controlli dell'Arpa: allarme per le coltivazioni e la catena alimentare legata agli allevamenti
I sospetti dei giorni scorsi sono stati confermati: il rogo divampato tra lunedì e martedì a Palermo e arrivato alla discarica di Bellolampo, la più grande della Sicilia, ha provocato emissioni di diossina nove volte superiori alla norma.
Lo ha accertato l’agenzia regionale per l’ambiente (Arpa) che nella tarda serata di ieri ha reso noti gli esiti dei campionamenti fatti nella località di Inserra, a poca distanza da Bellolampo.
«La determinazione di diossine sull’aria campionata dalle ore 22.00 del 24 luglio alle ore 22.00 del giorno dopo ha restituito una concentrazione pari a 939 TE fg/m3», si legge nel sito dell’ente. «I risultati riflettono la formazione di diossine e furani e la loro presenza in aria ambiente, che costituisce un dato da attenzionare. – dicono – I valori di concentrazione riscontrati sono indicativi della presenza di una fonte emissiva locale».
Le analisi, comunque, proseguiranno nei prossimi giorni. «Inizieremo una campionatura sul suolo per valutare la ricaduta delle sostanze nella zona circostante la discarica. La presenza della diossina non è pericolosa per la respirazione, ma per l’ingestione – dice Anna Abita, responsabile dell’unità operativa complessa della qualità dell’aria dell’Arpa -. La sostanza tossica si deposita nel terreno ed entra nella catena alimentare, ortaggi, latte, carne. Per questo bisogna verificare quanta diossina sarà presente nei terreni». «Non c’è nessun limite stabilito dall’Organizzazione mondiale della sanità in aria ambiente, – spiega – ma da dei valori indicativi. In ambiente urbano in assenza di una sorgente emissiva specifica quale può essere l’incendio si possano 100 grammi per metro cubo di diossina, mentre già una concentrazione di 300 indica che c’è una sorgente emissiva. Noi ne abbiamo trovati oltre 900. Adesso ci aspettiamo che in aria ambiente visto che è stato spento l’incendio i livelli si siano abbassati».
Intanto nel pomeriggio in Comune si è tenuto un vertice tecnico urgente al termine del quale il sindaco ha comunicato i provvedimenti da adottare nel raggio di 4 chilometri dalla discarica. «I provvedimenti presi riguardano la particolare cura del lavaggio di prodotti ortofrutticoli di quest’area e abbiamo dato mandato all’Asp di un controllo straordinario sanitario al fine di verificare lo stato e i rischi possibili in allevamenti dove si realizzano prodotti di macellazione o latto-caseari per valutare l’eventuale rischio degli allevamenti stessi», ha comunicato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA