PALERMO – Agricoltori in piazza a Palermo. Oltre 10mila persone, secondo le stime della Coldiretti che ha organizzato la manifestazione regionale, sono arrivati nel capoluogo siciliano da tutta la regione per dire basta alle attese degli aiuti previsti nel Programma di sviluppo rurale e chiedere interventi immediati utili ad arginare la crisi del settore. Insieme a loro i sindaci di diversi Comuni con i gonfaloni e Giancarlo Cancelleri, vice presidente dell’Assemblea regionale siciliana in quota M5s.
In piazza anche i trattori e gli sbandieratori, oltre a tantissime bandiere gialle con il logo della Coldiretti. “Valore ai prodotti agricoli siciliani” recita lo striscione che apre il lungo serpentone partito da piazza Ruggero Settimo e diretto a piazza Indipendenza. A sfilare per le vie del centro insieme agli imprenditori agricoli ci sono anche il presidente nazionale, Roberto Moncalvo e il vice presidente Gennaro Masiello.
“Consorzio di bonifica: non pervenuto. Costo acqua fuori controllo”, “Biologico: le uniche anomalie siete voi”, “Fermiamo il grano al glifosate”, “Burocrazia ostacolo allo sviluppo. Semplificazione necessaria” si legge su alcuni dei cartelloni che i manifestanti stanno portando in corteo.
“Siamo in piazza per ricordare la centralità del settore agricolo nell’economia dell’Isola – dice all’Adnkronos il presidente regionale di Coldiretti Sicilia, Francesco Ferreri – e per dire basta a una burocrazia che blocca 4.600 pratiche di insediamento dei giovani con migliaia di domande ferme negli uffici”.
Sotto accusa anche “un sistema che non ha previsto un serio piano antincendio e l’assenza di politiche per la prevenzione e i controlli sulle importazioni con il grano siciliano venduto a prezzi da fame. Gli agricoltori che hanno scelto di convertire le aziende in biologico sono ancora in attesa del completamento della liquidazione delle pratiche dell’annata 2015, mentre per gli anni successivi non si hanno notizie”. Al termine della manifestazione una delegazione incontrerà il presidente della Regione, Nello Musumeci.