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Da tre mesi si attende che la bara di Sebastiano Tusa torni in Sicilia

Di Fabio Russello |

«In ciascuno di noi domina un sentimento di dolore, di sconforto di impotenza, di rabbia. Avremmo voluto questa cerimonia davanti a una bara sulla quale depositare un fiore. Per questo abbiamo atteso tre mesi, una illusione che abbiamo inseguito tutti. Non sappiamo se quella bara un giorno arriverà o se dovremo accontentarci di ricordare Sebastiano per la sua nobile esistenza».

Così il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, parlando con tono commosso alla cerimonia in ricordo di Sebastiano Tusa, l’archeologo che fu assessore ai Beni culturali morto nel disastro dell’Ethiopian Airlines dello scorso marzo. Alla cerimonia, all’interno di Palazzo d’Orleans dove è stato allestito un maxi schermo, hanno preso parte la vedova Patrizia Livigni, i figli Vincenzo e Andrea e altri familiari di Sebastiano Tusa, oltre all’intera giunta Musumeci, al presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, al sindaco Leoluca Orlando e a numerosi dirigenti regionali. In cattedrale, prima della cerimonia, c’è stata una messa officiata dall’arcivescovo Corrado Lorefice. 

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