PALERMO – «Con buona pace della Lega e di Maroni, i comuni siciliani che accolgono i migranti oltre alla premialità dello Stato riceveranno fondi anche da parte della Regione siciliana». Lo annuncia il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta. L’assessore alla Funzione pubblica Ettore Leotta d’intesa col presidente ha elaborato un disegno di legge che la giunta regionale esaminerà alla prossima riunione.
«I parametri per l’erogazione dei fondi – dice Crocetta – si baseranno sia sul numero di sbarchi sia sul numero delle persone realmente accolte nei centri di accoglienza per i migranti e per i minori non accompagnati». Crocetta ricorda che «proprio per i minori non accompagnati i comuni non ricevono alcun trasferimento dallo Stato da circa 2 anni con gravissimi problemi soprattutto per gli enti locali più piccoli costretti a sforare il patto di stabilità».
«Già l’anno scorso in bilancio abbiamo inserito un contributo straordinario per Lampedusa, Pozzallo e Augusta – afferma Crocetta – Con il nuovo ddl incardiniamo i finanziamenti in una prospettiva pluriennale per fare in modo che i comuni possano affrontare anche la questione del rilancio dell’immagine in termini turistici, immagine danneggiata dalle raffigurazioni di false invasioni che non rispondono alla realtà. I comuni infatti nonostante gli sbarchi garantiscono la sicurezza dei cittadini e la tranquillità sociale. A Lampedusa per esempio non è mai avvenuto alcun atto di criminalità legato ai migranti».
Per Crocetta l’iniziativa della Regione siciliana «rappresenta oltre che un messaggio positivo anche un monito per chi come Salvini e Maroni lanciano una battaglia xenofoba e antimeridionalista perché lasciano alle Regioni del Sud la questione dell’accoglienza».
«La nostra scelta – conclude Crocetta – non significa che le Regioni del Nord come la Lombardia si debbano sfilare dalle proprie responsabilità proprio nella fase finale in cui in Europa si discute delle quote di profughi da assegnare ai Paesi dell’Unione. Il Nord non può lasciare alle Regioni del Sud come Sicilia, Campania, Calabria e Puglia la gestione dell’immigrazione».