PALERMO – Cacciato, estromesso, buttato fuori, messo in disparte. Dite come volete, ma «alle modalità con cui è avvenuta sembra proprio una epurazione». A parlare è Ugo Forello, capogruppo M5S al Comune di Palermo che ieri aveva criticato le esternazioni di Di Maio e Di Battista sui giornalisti. Ora ha appreso di non essere più capogruppo del movimento al Consiglio comunale e di essere stato sostituito con Antonino Randazzo. «Peraltro ho appreso di essere stato sostituito da Fb. A me non hanno detto nulla», ha aggiunto Forello.
«E’ singolare che la decisione segua la mia presa di posizione sui media. Peraltro io non ho mai aggredito il Movimento e ho sempre sostenuto che nei confronti della Raggi c’erano stati attacchi ingiusti. Dopo le parole dei vertici sui giornalisti, però, mi è parso giusto dire che fare di tutta l’erba un fascio è sbagliato e che difenderò sempre una categoria che è essenziale in una democrazia» ha spiegato ancora Forello.
Forello sul prorpio profilo Fb privato aveva scritto: «Né puttane, né infami, è sempre errato fare di un erba un fascio… E attaccare così un’intera categoria che è formata, come tutte le altre, e come del resto il mondo intero, di individui, più o meno, corretti e leali e non…»
«E’ vero che avevamo stabilito una rotazione nell’incarico di capogruppo – ha detto ancora Forello – Ma sarebbe dovuta avvenire, dopo la discussione sul Bilancio, e in seguito a un dibattito che non c’è stato. E comunque avevamo già indicato nella Argiroffi la mia sostituita. Invece ho appreso da Facebook la decisione».
Non è la prima volta che Forello prende posizioni critiche rispetto alle scelte del Movimento. «Ho già espresso opinioni critiche in passato soprattutto in merito a scelte del ministro Salvini- dice – Penso alla vicenda della nave Diciotti e al decreto sicurezza».