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Corte dei Conti, in un anno 105 condanne, restituiti 14,4 milioni di euro

Di Redazione |

«E’ un anno che è andato bene ma che sicuramente poteva andare meglio. Le fattispecie che arrivano a noi sono la punta dell’iceberg di una situazione che è sotto l’attenzione, l’azione di controllo però dovrebbe essere fatta all’interno dell’amministrazione».

Lo ha detto la presidente della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione siciliana Luciana Savagnone a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2018.

Sono 105 le sentenze di condanna pronunciate nel 2017, dalla Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione siciliana, nei confronti di amministratori, pubblici dipendenti, percettori di contributi pubblici e soggetti legati alla pubblica amministrazione da un rapporto di servizio, per un importo complessivo di 14,4 milioni di euro (oltre il doppio dell’importo delle condanne pronunciate nell’anno precedente).

Nell’ambito delle sentenze in cui si è accertata la responsabilità amministrativa, il risarcimento è stato riconosciuto a favore di amministrazioni statali per 3,4 milioni, in favore della Regione e degli enti locali per 10 milioni di euro ed in favore di aziende sanitarie per 888 mila euro. Sono state pronunciate anche sette sentenze di assoluzione e con altra tipologia di sentenza sono stati definiti altri 15 giudizi.

«Il livello di corruzione – ha aggiunto la Savagnano – della regione credo sia uguale al livello di corruzione di tutta l’Italia. Non vedo un meglio o un peggio, basta aprire un giornale. Chi ha i soldi in mano è indotto in tentazione. Chi gestisce potere è indotto in tentazione, non voglio dire che sia fisiologico ma accade. Accade comunque in una realtà in cui le cose vanno. Ma è certo che molto denaro si perde».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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