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Contratti pirata e ribassi anomali, metronotte in piazza

Di Redazione |

Oltre 600 guardie giurate, provenienti da tutte le province siciliane, hanno manifestato oggi a Palermo contro la violazione dei contratti e i massimi ribassi negli appalti che, dicono i sindacati Cisl e Uil, stanno mettendo in ginocchio la vigilanza privata.

Dopo lo sciopero, il prefetto di Palermo si è impegnato entro maggio a convocare un tavolo permanente che fungerà da osservatorio, comunicano i sindacati che hanno organizzato lo sciopero di cinquemila lavoratori del settore nell’Isola che temono ripercussioni – dicono Cisl e Uil. Basti pensare che un colosso come la Ksm, 6 mila dipendenti sul territorio nazionale, ha annunciato 516 esuberi. Al corteo partito da piazza Croci per dirigersi verso la prefettura, erano presenti i segretari generali in Sicilia della Uiltucs Uil, Marianna Flauto e della Fisascat Cisl, Mimma Calabrò.

Agostino Caldara, di Agrigento, dice:”Lavoro in questo settore da quasi trent’anni, protestiamo non per chiedere favori ma semplicemente diritti, per chiedere che venga rispettato e applicato il contratto collettivo nazionale». E invece a fronte di un costo medio orario del lavoro fissato in 21 euro nelle tabelle ministeriali, i bandi vengono spesso aggiudicati alle aziende al massimo ribasso scendendo anche fino a 13 euro e favorendo società che per forza di cose non rispettano i contratti e le norme in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, dicono i sindacati. Il risultato, afferma Filippo Fazzone da Palermo, è che «si mette in pericolo il lavoro di migliaia di persone, perché aumentano i piccoli istituti e la pirateria contrattuale».

A Messina, spiegano i sindacati, l’Aman, Azienda meridionale acque, ha affidato in subappalto la sicurezza a una ditta di Reggio Calabria a un costo orario intorno ai 12 euro. A Catania la Sac Service, che gestisce l’aeroporto internazionale, ha aggiudicato il servizio alla New Guard con un ribasso del 51.86%  e ad una tariffa di 13,17 euro. E ancora, a Siracusa l’Asp ha aggiudicato l’appalto della sicurezza alla KGG srl a una tariffa di 12,69 euro e senza applicazione di clausola sociale tanto che sono stati assunti solo 9 lavoratori della precedente azienda appaltante. Infine persino ad Agrigento la sicurezza nella Valle dei templi è andata alla Europolice a circa 14,5 euro.

La situazione si è aggravata secondo i sindacati «in questi ultimi mesi, a fronte del rischio di attacchi terroristici e del livello di attenzione a cui è sottoposto anche il nostro Paese, perché si è assistito all’implementazione delle attività di verifica e controllo da parte delle guardie giurate in tutti i luoghi sensibili, con immediate ricadute sulle condizioni di lavoro, sulla programmazione degli orari e sul livello di stress che non trova riconoscimento sotto l’aspetto economico e normativo. Ai lavoratori della vigilanza privata – concludono Flauto e Calabrò – deve essere dato il giusto riconoscimento per la professionalità e la qualità dei servizi svolti. Tale situazione finisce per danneggiare tutte quelle imprese sane che vogliono rimanere sul mercato rispettando le regole».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA