Si era fatta dare da una anziana di 90 anni affetta da Alzheimer una delega per gestire i suoi beni immobili e i suoi risparmi. Ma per Domenico Cilluffo, 67 anni di Castelbuono, il gioco è finito male perché i Carabinieri di Cefalù, su ordine del gip del Tribunale di Termini Imerese è finito ai domiciliari.

Cilluffo era entrato in contatto con la donna e approfittando del fatto che quest’ultima non avesse parenti e che vivesse da sola, con una badante rumena, si è presentato in casa della stessa, inducendola a dargli la gestione dei beni mobili ed immobili di cui l’anziana disponeva.

L’uomo che non vanta alcun rapporto di parentela o di altra natura, si era pure fatto firmare una delega per gestire in modo disgiunto il conto corrente intestato all’anziana e si rivolgeva alla badante quale presunto datore di lavoro chiedendo, altresì, a quest’ultima, il versamento periodico, non dovuto, di somme di denaro in ragione del pagamento dei contributi lavorativi.

Cilluffo aveva anche costretto l’anziana a vendere un appezzamento di terreno a Pollina. Dopo avere siglato la compravendita e fatto versare il pattuito sul conto corrente, Cilluffo, in poco meno di due anni, avrebbe interamente prelevato la somma dal conto della 90enne.

Il 67enne è accusato dei reati di circonvenzione di persona incapace ed estorsione. È stato tratto in arresto e sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA