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l'omicidio di palermo

Badr ucciso dal cameriere di un altro locale? Svolta nelle indagini del delitto di via Roma

La svolta alle indagini dalla visione dei filmati della videosorveglianza

Di Redazione |

È un cameriere tunisino che lavora in un locale di via Emerico Amarico il sospettato per l’assassino di Badr Boudjemai, l’algerino di 41 anni ucciso con tre colpi di pistola nella notte tra il 3 il 4 novembre scorsi in via Roma a Palermo. A lui i carabinieri sono giunti grazie alla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. Ieri l’uomo è rimasto per tutta la giornata in caserma al comando provinciale di Palermo interrogato, insieme ad altri.

Secondo un’ipotesi investigativa a sparare sarebbe stato l’impiegato di un locale vicino al quale lavorava la vittima, nella zona di via Emerico Amari. Ieri quest’uomo e altri sospettati sono stati condotti nella caserma dei carabinieri per essere ascoltati ed essere sottoposti all’esame del tampon kit per trovare eventuali tracce di polvere da sparo.

La loro posizione è al vaglio della magistratura. Contestualmente sono state compiute diverse perquisizioni, anche nella ricerca dell’arma usata per il delitto, che sarebbe un revolver, che non è stata ancora trovata.

Il fermo

Dopo diverse ora è stato fermato un cameriere tunisino di 32 anni che lavora al Magnum, locale che si trova in via Emerico Amari nei pressi di quello del cameriere algerino. Sarebbe stato lui, secondo l’accusa a sparare a Badr Boudjemai. Le immagini dei sistemi di videosorveglianza lo inchioderebbero.

Ieri è rimasto per tutta la giornata in caserma al comando provinciale di Palermo interrogato, insieme ad altri. Gli investigatori hanno stretto il cerchio attorno al sospettato. Ancora non si sa se è stata recuperata l’arma del delitto e non si conosce il movente anche se sembra legato a screzi nati nel posto di lavoro.Il delitto sarebbe stato ripreso dalle telecamere che avrebbero immortalato l’omicidio. Il provvedimento di fermo è stato emesso dal pm Vincenzo Amico.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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