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La decisione

Arrestato a marzo per mafia, la Cassazione lo scarcera: respinto il ricorso dei pm della Dda

Era finito in carcere a marzo nell’ambito di un’operazione che coinvolse il territorio di Trabia, Caccamo e Cerda

Di Redazione |

Era finito in carcere a marzo con l’accusa di associazione mafiosa, nell’ambito di un’operazione che coinvolse il territorio di Trabia, Caccamo e Cerda, ma la Corte di cassazione ha confermato che Francesco Sampognaro resta libero. La difesa ha impugnato l’ordinanza ed il tribunale della libertà accolse la tesi difensiva di insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, rimettendo Sampognaro in libertà. I pubblici ministeri della Dda però, ritenendo la decisione illogica e contraddittoria, hanno presentato ricorso. Innanzi alla Corte di Cassazione l’avvocato Giuseppe Canzone ha ribadito le ragioni difensive condivise dal tribunale di Palermo e sostenuto che a carico di Sampognaro non sussistono i gravi indizi di colpevolezza necessari per riportarlo in carcere. La suprema corte, condividendo tale linea, peraltro sostenuta pure dal procuratore generale, ha rigettato il ricorso dell’accusa e Sampognaro resta libero.

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