Appalti truccati in ospedale a Palermo, in sei rinviati a giudizio

Di Redazione / 27 Giugno 2017

PALERMO – Comincerà il 27 ottobre, davanti alla terza sezione del Tribunale, il processo a due dipendenti dell’amministrazione dall’ospedale Villa Sofia-Cervello, Alessandro Cuccio e Antonietta Raccuglia, e i legali rappresentanti di ditte elettromedicali Mauro Contino della Mico Medical, Debora Pirrotta della Promomedica, Salvatore Costa della ditta Cosmed oftalmologica, Domenico Rotolo della Sikon. Sono accusati a vario titolo di turbativa d’asta e falso.

 
Al centro del procedimento, nato da una indagine della Guardia di Finanza scattata nel 2012, ci sono una serie di forniture richieste dall’azienda ospedaliera Villa Sofia e dall’Asp. Secondo l’accusa, alcune gare sarebbero state “truccate”: invitando aziende che non producevano i macchinari o gli strumenti medici necessari o ritardando la pubblicazione on line dell’appalto di fatto si sceglieva chi si sarebbe aggiudicato la fornitura.

 
La gara più grossa, che sarebbe stata vinta dalla Mico Medical fu quella per l’acquisto di un sistema elettromiografico destinato all’unità operativa di Neurologia di Villa Sofia. Nel mirino delle indagini sono finite anche le gare per due workstation anestesiologiche, confezioni di elettrodi con ago monouso, attrezzature oculistiche e uno strumentario chirurgico. 

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Tag: appalti truccati ospedale villa sofia-cervello rinvio a giudizio sanità