PALERMO – Saranno avviate le procedure di licenziamento per i 23 dipendenti del comune di Termini Imerese (Palermo) accusati di avere timbrato il cartellino senza essere in ufficio. Lo ha annunciato il sindaco Francesco Giunta che attende la notifica dei provvedimenti: per 15 dei 23 indagati per truffa il gip ha disposto anche l’obbligo di firma.
«Saremo inflessibili. Procederemo – ha detto Giunta – all’applicazione di ogni opportuna sanzione, previa apertura di appositi procedimenti disciplinari che in questi casi, accertate le responsabilità, possono portare al licenziamento in tronco».
L’indagine è lo sviluppo di un’altra inchiesta sull’ex dirigente del servizio informatico del Comune, Carlo Ventimiglia, il quale avrebbe manomesso i dati sugli orari di timbratura rilevati dal sistema. Seguendo i suoi movimenti, la guardia di finanza ha scoperto che non era un caso isolato: alcuni impiegati timbravano e si allontanavano oppure scambiavano i badge con altri colleghi. Ventimiglia è stato licenziato a maggio al culmine di un procedimento disciplinare promosso dal commissario del tempo, Girolamo Di Fazio.