Palermo
Aggressione Fn, Ursino pestato da otto persone. Lui commenta: «Aizzata canea dell’antifascismo»
PALERMO – La Digos sta valutando il fermo di due persone che sarebbero state coinvolte nell’aggressione di ieri sera a Massimo Ursino, esponente di Forza Nuova, a Palermo. Cinque persone erano state portate in questura la notte scorsa. Dalle immagini registrate da alcune telecamere della zona, emerge che sarebbero stati in otto a compiere il pestaggio. La Procura – le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni – indaga per tentativo di omicidio. Gli aggressori sono fuggiti dopo che diversi passanti si sono fermati, bloccando anche traffico in via Dante, dando l’allarme alla polizia.
Intanto Ursino che fino a questa mattina non aveva rilasciato dichiarazioni, lasciato l’ospedale ha deciso di parlare:«Sono un soldato politico, ieri sera colpendo me hanno colpito l’Idea alla quale appartengo e di cui Forza Nuova si fa strumento» e quindi «un’Italia» che non vuole farsi «legare dai legacci ideologici di una compagine» che sta “aizzando la canea dell’antifascismo militante contro di noi”. «Né elemosiniamo – aggiunge – la presa di posizione di alcuno o la condanna ipocrita di quelle autorità politiche che almeno moralmente hanno le mani sporche di sangue».
«Quando vent’anni fa scegliemmo, quali capisaldi della nostra battaglia la lotta all’aborto, all’immigrazione, alla massoneria – dice Ursino in una nota – ci rendevamo conto di aver dichiarato una guerra. Oggi che queste priorità sono state comprese dal popolo italiano che rimanda al mittente il ricatto morale del politicamente corretto, il potere ci chiude ogni possibilità di dialogo cercando di dipingerci nella maniera più turpe, riuscendo a fomentare contro di noi gruppi organizzati dell’ultrasinistra, veri apologeti dell’agguato alle spalle e del rapporto 1 a 10». «Non è con la mistificazione, non è con la demonizzazione di un movimento politico in forte ascesa come Forza Nuova, non è con le minacce farsesche di scioglimento, non è infine con l’uso sproporzionato e spettacolaristico della forza contro i nostri uomini e le nostre donne che l’Idra a molte teste del Potere riuscirà a soffocare l’avanzata di quel patriottismo per cui siamo disposti a spendere fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultima goccia di sangue», conclude Ursino. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA