PALERMO – «La gestione idrica diretta dei Comuni in regime di salvaguardia è stata mantenuta. La mobilitazione dei Sindaci e delle comunità locali ha avuto successo. L’ipotesi che era circolata a fine aprile di una norma contenuta nel DL Semplificazione predisposto dal Ministero della Transizione Ecologica che abrogava il regime di salvaguardia per diversi Comuni, è stata stralciata dopo la mobilitazione dei Sindaci e delle rispettive comunità locali». A renderlo noto sono gli stessi sindaci dei Comuni che nei giorni scorsi avevano promosso una serie di iniziative a livello regionale e nazionale.
«Dopo che i Consigli Comunali hanno deliberato ed è stata avviata una petizione popolare – prosegue la nota – le delegazione dei Sindaci siciliani hanno incontrato rappresentanti di diverse forze politiche e di Governo per spiegare a tutti le ragioni della difesa dell’attuale impianto normativo che prevede le gestioni dirette comunali in presenza dei presupposti di legge, in regime salvaguardate già riconosciute. La sua abrogazione avrebbe comportato penalizzazioni per i Comuni che in questi anni sono stati impegnati ad avviare processi virtuosi». Nella loro richiesta di stralciare l’ipotesi di abrogazione, i sindaci sono stati sostenuti dall’Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni e dall’Associazione Gocce d’acqua. “Tuttavia la mobilitazioni dei Sindaci e delle comunità locali – conclude la nota – non finisce qui. Continua per chiedere chiarezza sulla piena applicabilità del regime di salvaguardia, a partire da una regolazione Arera adeguata per i piccoli comuni».