storia
Zafferana Etnea, al Circolo didattico la lezione sul tragico destino degli ebrei romani
I bambini e le bambine delle quarte e quinte classi del Circolo didattico di Zafferana hanno dedicato alcune ore di riflessione ad un evento tragico della nostra storia: l’anniversario del Rastrellamento del ghetto di Roma.
«Si tratta – ha spiegato la dirigente scolastica Angela Rosa Maria Pistone – di una retata nei confronti di 1259 persone , di cui 689 donne, 363 uomini e 207 bambini, quasi tutti appartenenti alla comunità ebraica, effettuato dalle truppe tedesche della Gestapo con la collaborazione dei funzionari del regime fascista, tra le ore 5,30 e le ore 14 di sabato 16 ottobre 1943, un giorno ricordato come “Sabato nero”».
In memoria di questi tragici eventi le referenti dei progetti legalità e storia contemporanea Laura Pappalardo e Irene Prastani e i docenti hanno coinvolto gli alunni a prendere consapevolezza dell’accaduto , riflettendo sui punti del provvedimento che intimava alle future vittime di quell’ennesimo atto di violenza, di evacuare le proprie abitazioni entro 20 minuti, perché deportate in un campo di concentramento.
Gli alunni hanno ascoltato brani come “Gam gam“ di Ennio Morricone, Auschwitz di Francesco Guccini e consultato e letto testi come il Diario di Anna Frank, “La portinaia Apollonia “ e “La perfida Ester” di Lia Levi , “La storia di Erika” di Roberto Innocenti, “ Bruno Il bambino che imparò a volare” di Nadia Terranova, “Il volo di Sara” di Lorenza Farina, “Rossa bianca” di Roberto Innocenti e “Fuorigioco” di Fabrizio Silei e Maurizio Quarello.
«I bambini e le bambine- ha sottolineato l’insegnante Laura Pappalardo – si sono molto impegnati nella lettura dei testi e hanno dato vita a dei componimenti belli e significativi, lanciando importanti messaggi di pace contro le guerre , le prigionie, i campi di concentramento che privano le persone della propria libertà e dignità . Inoltre hanno espresso la fiducia e la speranza in un futuro di pace nel mondo e la vittoria del bene sul male che possa far tacere i conflitti che tutt’ora ci sono nel mondo. Alcuni bambini hanno fatto propri i versi di Gianni Rodari e li hanno inseriti in alcuni componimenti : “Ci sono cose da non fare mai , né di giorno, né di notte, né per mare , né per terra, per esempio la guerra “. Altri hanno inseriti quelli di Bruno Tognolini .” La pace è una bambina che non chiede cose matte, ma di alzarsi la mattina non col sangue, ma col latte »COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA