Per otto palermitani il viaggio di ritorno da Firenze è stato un incubo. Cancellato dalla compagnia spagnola il volo della Vueling alle 21 di domenica scorsa sono stati costretti ad un viaggio di ritorno estenuante. Medici, avvocati, impiegati avevano tutti urgenza di tornare a Palermo e così hanno scelto di arrivare ieri sera dopo 16 interminabili ore passando da Bologna, Barcellona, Catania e finalmente Palermo.
La compagnia aerea ha proposto loro questa alternativa per rientrare prima possibile. Dallo scalo di Firenze a mezzanotte sono arrivati in albergo. Poi alle 4 del mattino di lunedì sono stati svegliati e sono partiti alle 4.30 con un pullman da Firenze a Bologna. Qui sono arrivati alle 6.30. Dallo scalo Guglielmo Marconi dopo 3 ore di attesa alle 8.25 sono partiti alla volta di Barcellona dove sono giunti alle 11. Da Barcellona dopo avere ottenuto un voucher di 13 euro sono partiti alle 13.30 alla volta di Catania. Allo scalo di Fontanarossa sono arrivati alle 15.30. Da qui sono ripartiti in pullman dopo un’ora per arrivare a Palermo alle 19.30.
«E’ stato un viaggio da incubo – racconta Enzo Traina uno degli otto passeggeri – In albergo a Firenze non c’era nulla da mangiare e neppure acqua in frigo. Il voucher per pranzare a Barcellona la compagnia aveva detto che era di 24 euro. Poi al bar abbiamo scoperto che era di 13 euro. Questo viaggio per mezza Europa è stata la soluzione più veloce prospettata dalla compagnia per fare rientro a casa. Per chi ha accettato non c’era alternativa visto che c’erano impegni di lavoro da rispettare. Davvero un’esperienza terribile. Resa difficile da continui spostamenti. Per finire il nostro viaggio arrivati a Catania nessuno sapeva del nostro arrivo e che dovevamo prendere un pullman. Anche in questo caso abbiamo dovuto attendere prima di potere fare rientro a casa».