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La protesta

«Sull’A18 sicurezza non garantita», lettera al Cas e all’assessorato dopo gli allagamenti al casello

A firmare la missiva è il presidente del consiglio comunale di Fiumefreddo

Di Angela Di Francisca |

Prime piogge e primi disagi, in particolare a Fiumefreddo di Sicilia, dove in una lettera inviata al Consorzio Autostrade Siciliane (Cas) e all’assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Nucifora segnala diversi pericoli che ricadono sullo svincolo autostradale sollecitando degli interventi urgenti per eliminare «le gravi minacce per la pubblica incolumità».

«La sede stradale di accesso al casello di Fiumefreddo, che consente l’immissione in autostrada A18, a seguito di eventi meteorici di qualsiasi entità – si legge nella lettera – è soggetta ad allagamenti. La causa probabilmente è legata a un sistema di raccolta delle acque meteoriche assente o non idoneo. Per questa ragione, ogniqualvolta si verifica un evento meteorico, registriamo un totale allagamento della sede stradale, che rende pericoloso ed espone a rischio chiunque vi transiti. Al fine di evitare il rischio di incidente, per quanti provenendo dalla SS 120 si immettono sull’A18, in passato si è resa necessaria la chiusura al transito; l’impianto di illuminazione, delle corsie di accelerazione e di decelerazione dell’A18, non risulta funzionare adeguatamente. Si registra un calo di visibilità notevole che aggrava le condizioni di sicurezza per chi si immette o esce dal tracciato autostradale; per quanti provengono e accedono all’autostrada A18, si registra nella sede stradale di ingresso/uscita che collega i caselli alla SS120, ridotta e precaria visibilità notturna dovuto a un impianto di illuminazione caratterizzato da numerosi pali divelti e abbandonati e impianto di illuminazione spesso non attivo».

Il presidente Nucifora segnala anche l’apparente precarietà, con conseguenze gravissime dirette e indirette in caso di collasso parziale o totale, del muro perimetrale che delimita la sede stradale di collegamento tra i caselli di accesso alla A18 e la SS120. «Ad oggi – scrive Nucifora – si registra la caduta del copriferro del muro (con presenza di calcinacci che invadono la sede stradale) e l’ossidazione, ormai completa, di buona parte delle armature presenti. In considerazione anche dell’importanza che il casello riveste non solo per le comunità più vicine (Calatabiano e Mascali), ma per tutti i paesi pedemontani serviti dalla SS120 e per i turisti che soprattutto nel periodo estivo affollano le nostre spiagge, si chiede di voler compiere sopralluogo di verifica e predisporre con urgenza gli opportuni interventi a tutela della pubblica incolumità che attualmente non è assolutamente garantita».

Intanto, dopo i disagi causati agli automobilisti che percorrevano la A18 Messina-Catania in seguito all’allagamento avvenuto tre giorni fa della galleria di Letojanni, da poco inaugurata, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Messina nel quale si chiedono «verifiche attente sull’operato delle ditte appaltatrici e in generale sulle autorità garanti della manutenzione dell’autostrada e della gestione delle emergenze» è stato presentato alla Procura della Repubblica di Messina dal Codacons.

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